Gaio Valerio Catullo: differenze tra le versioni

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adeguo explicit
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===[[Explicit]]===
<poem>MolteSpesso voltecon ho cercato, condiligente l'animo deli cacciatore,versi
del Battiade per te, Gellio, braccai,
di dedicarti versi del Battìade
e con tal dono rammollirti, e avversi
di cui sei specialista, per intenerirti e smettessi
meno i tuoi strali al capo mio sperai.
di saettarmi, nemico tenacissimo,
che l'opera sprecai, m'accorgo adesso:
ma vedo adesso, Gellio, che è tutta fatica sprecata.
vane le preci, e ognor tu sei lo stesso.
Da questa parte, ogni preghiera è inutile.
Io paro i dardi tuoi, Gellio feroce,
Ma alle tue saette mi basta il mantello. Le ferma.
col manto; i miei t'inchioderanno in croce. ([[s:Le poesie di Catullo/116|CXVI]])</poem>
Il tuo no. Te lo pianto e me la paghi.<ref>Poesia numero 116 nell'edizione BUR.</ref> (116)</poem>
{{NDR|Catullo, ''I Canti'', introduzione e note di Alfonso Traina, traduzione di Enzo Mandruzzato, BUR, 2007}}
 
==Note==