Terenzio Mamiani: differenze tra le versioni

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*S'incominci dall'avvisare chi sono costoro che si querelano dell'abusata libertà degli [[Stato|Stati]] e ne temono danni così spaventevoli. Costoro sono i medesimi da cui si alzano lagni e rimproveri cotidiani per qualunque libertà, eccetto la propria loro. Vogliono [[Libertà di stampa|limitare la stampa]], limitare la libera concorrenza, limitare i Parlamenti e in fine ogni cosa col pretesto volgare ed ovvio che i parlamenti, il commercio, la stampa abusano di loro facoltà e trasvanno più d'una volta e in più cose. (p. 207)
*La [[volontà]] umana, dite, è corrotta e inchinevole al male. Può darsi; ma privata di [[libertà]] so che depravasi molto di più e i padroni non meno che i servi. (p. 208)
*Non è lecito agli uomini di esercitare nessun [[diritto]] qualora difettino pienamente delle facoltà e dei [[mezzo|mezzi]] correlativi. Perciò il fanciullo, il mentecatto, l'idiota cade naturalmente sotto l'altrui tutela, e per ciò medesimo la parte meno educata del volgo ed offesa di troppa ignoranza, o posta in condizione troppo servile, non ha nel generale facoltà e mezzi proporzionati ad esercitare diritti politici. (p. 219)
{{NDR|Terenzio Mamiani, ''D'un nuovo diritto europeo'', Tipografia Scolastica, Torino 1861}}