Fabrizio Gatti: differenze tra le versioni

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La testa è già in cammino da qualche mese. Lo stomaco e le sue paure anche. Ma ogni partenza ha il suo momento nello spazio e nel tempo. Lo spartiacque tra il prima e il dopo. Questo viaggio comincia davanti al grigio capolinea della metropolitana. Un pomeriggio che promette pioggia. Sotto il peso gonfio dello zaino, una decina di chili, qualche maglietta, le macchine fotografiche, i rullini, tre carte geografiche del [[Sahara]] perché, delle piste laggiù, ciascuna dà informazioni diverse. Lei risale in macchina dopo un saluto senza parole. S'allaccia la cintura di sicurezza. Accende il motore e si volta per l'ultimo sguardo. Delicatamente porta la mano destra al cuore, alle labbra, alla fronte in un dolce movimento che termina con il palmo completamente aperto. È l'addio più elegante che i popoli del deserto ci abbiano tramandati. Vorresti parlare ancora. Vorresti fermati. Vorresti tornare indietro. Ormai non si può più.
==Bibliografia==
*Fabrizio Gatti, ''Bilal'', Rizzoli, Milano, 2007 ISBN 978-88-17-02345-0
 
==Altri progetti==