Roberto Vecchioni: differenze tra le versioni

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→‎Citazioni di Roberto Vecchioni: +Il libraio di Selinunte
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*L'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]] è spiritualità, è un modo di vivere, di essere. Un'avventura storica straordinaria: sconfitte, vittorie di Pirro, casualità, è sempre un sabato del villaggio. L'interista è programmato geneticamente alla sconfitta, noi la vittoria non sappiamo come gestirla. (da ''[http://www.corrieredellosport.it/il_personaggio/2009/08/11-77417/Vecchioni%3A+%C2%ABInter,+un+amore+nato+per+ripicca%C2%BB Vecchioni: «Inter, un amore nato per ripicca»]'', ''Corriere dello Sport'', 11 agosto 2009)
*{{NDR|Su [[Fabrizio De André]]}} Questo è il punto: lui era l'unico poeta della canzone d'autore. Gli altri, me compreso, con l'eccezione forse di [[Francesco Guccini|Guccini]], sono bravi, non poeti. E i suoi testi sono gli unici che reggono anche senza musica. [...] Non è assolutamente per tutti. Il suo era un elitarismo culturale. Aveva il fisico e la testa del poeta. Non aveva bisogno di mettersi in una torre d'avorio: in quella torre ci era nato. (da ''[http://archiviostorico.corriere.it/1999/gennaio/15/Vecchioni_Andre_Pirandello_della_canzone_co_0_990115598.shtml Vecchioni: "De André, il Pirandello della canzone"]'', ''Corriere della sera'', 15 gennaio 1999)
* Il libraio leggeva le [[parole]] senza imporle all'ascolto, perché le parole non nascono, non nascevano in quell'autore, per favorire, acchiappare, assecondare, manovrare a piacimento le emozioni del pubblico, stipandole nella gabbia di un unico sentire. Il librario restituiva le parole a se stesse. (da ''Il libraio di Selinunte'')
 
{{Intestazione|''ItaliaLibri'', Milano, 30 ottobre 2000}}