Romeo e Giulietta: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Annullata la modifica 679978 di Merlo1995 (discussione) non pertinente
Riga 139:
*Quando dopo il ''Sogno'', si legge ''Romeo e Giulietta'', par di non essere usciti da quell'ambiente poetico, al quale espressamente ci richiamano Mercutio, col suo ricamo fantastico sulla Regina Mab, e, quel che è più, lo stile, le rime e la generale fisionomia della breve favola. Tutti, parlando di ''Romeo e Giulietta'', hanno provato il bisogno di ricorrere a parole e immagini soavi e gentili; e lo [[Friedrich Schlegel|Schlegel]] vi ha sentito «i profumi della primavera, il canto dell'usignuolo, il delicato e fresco di una rosa mo' sbocciata», e lo [[Georg Wilhelm Friedrich Hegel|Hegel]] ha pensato allo stesso fiore: alla «molle rosa nella valle di questo mondo, spezzata dalle rudi tempeste e dall'uragano»; ed il [[Samuel Taylor Coleridge|Coleridge]], di nuovo, alla «primavera coi suoi odori, i suoi fiori e la sua fugacità». Tutti lo hanno considerato come il poema dell'amor giovanile, e hanno riposto l'acme del dramma nelle due scene del colloquio d'amore attraverso il notturno giardino e della dipartita dopo la notte nunziale, nelle quali è stato scorto da taluni il rinnovarsi di forme tradizonali della poesia d'amore, l'«epitalamio» e l'«alba». ([[Benedetto Croce]])
*Un dramma, in sé, dei peggiori che io abbia mai sentito. ([[Samuel Pepys]])
*''La gente cambia in fretta | Cambia chi non ci si aspetta | Cambia tipo Romeo travestito da Giulietta.'' ([[Fabri Fibra]], Escort)
 
==Note==