Mario Luzzatto Fegiz: differenze tra le versioni

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*[[Mango (cantante)|Mango]] è stato un caso unico nella musica leggera italiana: ha saputo coniugare raffinata melodia con un pizzico di sperimentalismo vocale e con una spruzzata di sensazioni etniche, senza perdere di vista né il rock né la canzone d'autore, generi da cui ha sempre evitato accuratamente di attingere qualsiasi effetto, accordo, prassi in qualche modo prevedibile.<ref name=mango>Da ''[http://www.corriere.it/spettacoli/14_dicembre_08/mango-morto-voce-divenuta-strumento-innovatore-musica-leggera-9016ab1a-7ed4-11e4-bf8b-faa9d359f85b.shtml Mango, la voce divenuta strumento che ha rinnovato la musica leggera]'', ''Corriere.it'', 8 dicembre 2014.</ref>
*Per metafora si potrebbe affermare che [[Mango (cantante)|Mango]] recita la parte di un folletto che si muove agile e furtivo in un ambiente dall'architettura complessa, senza urtare le cristallerie la cui esatta ubicazione solo lui conosce, in un insieme vocal strumentale molto pittorico e mai banale. Nel suo caso si può parlare di «voce che si fa strumento con modulazioni speciali».<ref name=mango/>
*{{NDR|Su [[Rino Gaetano]]}} Quando era salito sul palco di Sanremo nel 1978 a cantare «Gianna» sembrava uscito dalla celebre canzone di [[Domenico Modugno|Modugno]]: indossava un cappello a cilindro, un frac con fiore all'occhiello. Fra ironia, ottimismo, romanticismo e non-sense costituiva un caso abbastanza unico nel panorama italiano, un outsider, come [[Fred Buscaglione|Buscaglione]].<ref>Da ''[http://archiviostorico.corriere.it/2002/settembre/03/festival_con_ironia_celebra_Rino_co_0_0209034871.shtml Un festival con ironia «celebra» Rino Gaetano]'', ''Corriere della Sera'', 3 settembre 2002, p. 36.</ref>
 
==Note==