Palermo: differenze tra le versioni

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*È la città greca per le sue origini, per la luminosità del suo cielo e per le mètopi del suo museo, di bellezza non inferiore a quelle di Olimpia. È città romana per il ricordo delle sue lotte contro [[Cartagine]] e per i mosaici della villa Bonanno. È città araba per le piccole cupole di alcune sue chiese, eredi delle moschee. È città francese per la dinastia degli Altavilla che l'abbellirono. È città tedesca per le tombe degli Hohenstaufen. È città spagnola per Carlo Quinto, inglese per [[Horatio Nelson|Nelson]] e Lady Hamilton. ([[Roger Peyrefitte]])
*{{NDR|Su Federico II}} E in questi tempi cominciano a far comparsa le ''Università'', e ad assister nei Parlamenti. E quantunque egli fosse involto in continue, ed aspre guerre, pure amò le lettere, e nella sua Corte in Palermo fu coltivata la poesia volgare, dove fiorirono «I Siciliani, Che fur già i primi». ([[Rosario Gregorio]])
*E su quel palmo di terra, tra moreschi archi ogivali dei portici, è cresciuto ed è fiorito tutto quello che con folle generosità il cielo ha versato nel grembo della Conca d'Oro del golfo di Palermo. Alcuni aranci e limoni si incurvano sotto il peso dei frutti maturi e ciò nonostante fioriscono: palme di datteri, roseti carichi, cespugli, con fiori a mo' di tromba della capacità di un litro buono, una vegetazione a me sconosciuta, ingarbugliata di fiori e di profumi. Su un cielo terribilmente azzurro si stagliano cinque rosse cupole saracene, simili a strani globi. Dio mio, forse è l'angolo più bello. ([[Karel Čapek]])
*Ecco invece che Vittorio Amedeo rinnovava gli antichi fasti. Egli veniva a farsi coronare dal metropolitano di Palermo, nell'antica sede della monarchia più gloriosa d'Italia; veniva a ridare lustro all'antica reggia dove [[Federico II di Svevia | Federico II]] aveva accolto il fiore di ogni gentilezza e donde aveva quasi imposto la sua volontà all'Europa. Ce n'era abbastanza per destare palpiti e speranze in tutti, ed eccitare l'orgoglio cittadino dell'antica capitale. Tutta Palermo era in festa! Tutta Palermo si apparecchiava. ([[Luigi Natoli]])
*Era il 1945, la guerra era finita da poco e intorno erano macerie. Eppure, Palermo mi apparve bellissima. Lo sa perchè? Perché c'erano i palermitani, c'era la coscienza della città. Anche tra i più poveri. ([[Elda Pucci]])