Sicilia: differenze tra le versioni

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*Io sono io e la Sicilia. Non posso ignorarlo o escluderlo, sarei colpevole di un’astrazione malfatta. ([[Manlio Sgalambro]])
*''Isole che ho abitato | verdi su mari immobili | D’alghe arse, di fossili marini | e spiagge ove corrono in amore | cavalli di luna e di vulcani''. ([[Salvatore Quasimodo]])
*L'indiscutibile pregio dei siciliani è che non mendicano quasi per nulla; sembrano assolutamente più severi e più dignitosi di quei riccioluti napoletani lassù, forse per l'influsso della cultura spagnola. L'influsso spagnolo è l'ultimo; il primo è greco, il secondo e il terzo sono il saraceno e il normanno; il rinascimento qui ha colpito solo di striscio. Mescolate questi vari elementi culturali con un sole abbacinante, una terra africana, una quantità di polvere e una vegetazione meravigliosa, e avrete la Sicilia. ([[Karel Čapek]])
*L'Inferno si faccia conto, è quell'isola maceriata e persa, la Sicilia. ([[Stefano D'Arrigo]])
*L’integrazione c’è sempre stata, soprattutto in Sicilia. Noi siamo un popolo fatto da gente diversa. Adesso abbiamo un’emigrazione di massa drammatica, con gente che muore in mare, a cui siamo poco preparati. ([[Simonetta Agnello Hornby]])
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*''O Glauco, ti sovvien della Sicilia | bella? Ed io più non vidi la grande Alpe, | il bianco mare. Io dissi: "Andiamo, andiamo! | Ti sovvien della bella Doriese | nomata Siracusa nell'effigie | d'oro cò suoi delfini e i suoi cavalli, | serto del mare?'' ([[Gabriele D'Annunzio]])
*{{NDR|Les vêpres siciliennes}} ''O patria, o cara patria, alfin ti veggo! | L'esule ti saluta | Dopo sì lunga assenza; | Il tuo fiorente suolo | Bacio, e ripien d'amore | Reco il mio voto a te, col braccio e il core! | O tu, Palermo, terra adorata, | De' miei verdi anni - riso d'amor, | Alza la fronte tanto oltraggiata, | Il tuo ripiglia - primier splendor! | Chiesi aita a straniere nazioni, | Ramingai per castella e città: | Ma, insensibili ai fervidi sproni, | Rispondeano con vana pietà! - | Siciliani! ov'è il prisco valor? | Su, sorgete a vittoria, all'onor!'' ([[Eugène Scribe]])
*Pagatemi queste righe a peso d'oro, non per la loro bellezza intrinseca, ma perchè per esse tanto ho dovuto pagare. Ma se conto dieci centesimi per ogni stella e un centesimo per ogni mormorio del mare, dieci lire per il fuoco vermiglio dell'Etna e per l'aria balsamica mezza lira all'ora - come vedete, non conto né i rivereberi del mare, né le palme, né l'antico castello e nemmeno il teatro greco che adesso, di notte, non ha alcunché di attraente - orbene, poi ne varrà la pena, e sia lodato Iddio che mi ha mandato in questa terra. Con il suo miracoloso potere mi ha condotto prima da Palermo attraverso la Sicilia, attraverso una quantità di colline sacre, strane e tristi, per viali di cactus e miniere di zolfo fino a Girgenti, che è una cittadina su una montagna, con a pochi passi tutta una serie di templi greci. ([[Karel Čapek]])
*Palermo, Museo del Mediterraneo: se volete sapere quel ch'è passato su questi flutti azzurri venite a Palermo. È una città deliziosa, una città dolce, una città profumata. Le sue piazze, le sue vie, i suoi giardini, i suoi monumenti sono magnifici. Ecco la Sicilia: capolavoro della natura, centro d'un mondo, terra illustre, si commovente e si nobile nel suo misterioso destino. ([[Gabriel Hanotaux]])
*Per chi un viaggio in Sicilia non ha rappresentato un premio, o quasi il compimento di un voto? L'uomo non ha cessato, neanche nei tempi storici, di favoleggiare sulla Sicilia, che è la terra stessa del mito: qualsiasi seme vi cada, invece della pianta che se ne aspetta, diviene una favola, nasce una favola. ([[Cesare Brandi]])
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*{{NDR|Su Renato Guttuso}} Se come marxista non ignora che il mondo non deve essere soltanto contemplato, ma mutato, la sua sicilianità di fondo lo condanna a sentire, da artista, solo il lirico disordine degli oltraggi, da ciò, possiamo anticipare, il suo incontro col più lirico – anche nel senso del melodramma – degli oltraggi che siano stati consumati in Sicilia: quello che diede esca al Vespro. Il suo sentimento e giudizio del Vespro, in queste immagini, è quello stesso che trascorre nei versi di Dante, nella Storia di Amari, nell'opera di Verdi. ([[Leonardo Sciascia]])
*Se dovessi diventare presidente della Regione Sicilia dirò addio al sesso e mi considererò sposato con la Sicilia, le siciliane e i siciliani. Guidare la cosa pubblica è come entrare in un convento e non ho neanche più l'età per certe scorribande. ([[Rosario Crocetta]])
*Se l'arte popolare vive una vita piena, è qui. ([[Karel Čapek]])
*''Seco venga a' lidi tuoi | Fe' d'opre alte e leggiadre, | O isola del sole, o tu d'eroi | Sicilia antica madre.'' ([[Giosuè Carducci]])
*Sia i giovani nelle palestre, sia gli anziani nelle botteghe o seduti nei luoghi di ritrovo disegnavano carte geografiche della Sicilia e del mare che la circonda con i porti e i punti della costa dell’isola che guarda l’Africa. ([[Plutarco]])