Luigi Luca Cavalli-Sforza: differenze tra le versioni

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La letteratura italiana ha avuto il suo più grande maestro, [[Dante Alighieri]], quasi al suo inizio, a cavallo tra il XIII e il XIV secolo. Tutti conoscono Dante; i poeti e gli scrittori italiani che seguirono ne furono oscurati. Vi sono però stati anche altri grandi poeti italiani, e basti nominare [[Francesco Petrarca|Petrarca]], [[Ludovico Ariosto|Ariosto]], [[Giacomo Leopardi|Leopardi]]. Quest'ultimo mi sembra, dei tre, il meno conosciuto all'estero; sebbene sia stato non solamente un grande poeta, ma forse un ancora più grande filosofo. Ho riletto recentemente una delle sue ''Operette morali'', il ''Copernico'', un dialogo che si sviluppa in quattro scene. I personaggi sono…
{{NDR|Luigi Luca Cavalli-Sforza, ''Geni, popoli e lingue'', trad. di Elena Stubel, Adelphi, 1996, p. 15}}
===Razze===
Se esaminiamo abbastanza geni (...) vi sono differenze, per quanto piccole, anche fra villaggi vicini, ma sono insignificanti; aumentando la distanza geografica, la distanza genetica cresce, ma rimane sempre insignificante rispetto alle distanze che si trovano fra gli individui di una popolazione. Facendo la differenza fra due individui presi a caso in Europa, ripetendo per molte coppie di individui e prendendone la media, e poi paragonandola con la differenza media fra un africano e un europeo, si trova un aumento molto modesto (nel secondo caso). Vale la pena di fare tutto il fracasso che piace di fare ai nazisti?
{{NDR|Luigi Luca Cavalli-Sforza, ''Geni, popoli e lingue'', trad. di Elena Stubel, Adelphi, 1996, pp. 51-52}}
 
==Bibliografia==