Ciro II di Persia: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
+citazioni su
Riga 1:
'''Ciro II di Persia''' detto '''Ciro il Grande''' o '''Ciro il Maggiore''' (590 a.C. – 529 a.C.), imperatore persiano.
[[Immagine:Cyrus II le Grand et les Hébreux.jpg|thumb|Ciro II e gli ebrei]]
'''Ciro II di Persia''' detto '''Ciro il Grande''' o '''Ciro il Maggiore''' (590 a.C. – 529 a.C.), imperatore persiano.
 
==Citazioni di Ciro II==
*{{NDR|[[Ultime parole]] rivolte ai figli}} Non vogliate pensare, o figli miei dilettissimi, che nel lasciare questo mondo, io cessi di essere in mezzo a voi e rientri nel nulla. Anche nel corso della mia vita non fu mai da voi veduta l'anima mia, tuttoché quanto fu da me operato fosse per voi argomento di credere che essa abitasse questo corpo. Persuadetevi della di lei esistenza anche se vi è invisibile. Per verità sarebbero inutili gli onori resi alle mute ceneri dei trapassati, se alla nostra pietà non venissero chiesti dal voto delle anime di essi, cui torna dolce di vedere conservata la propria memoria. Non crederò mai che l'esistenza dell'anima sia vincolata al corpo, e che spengasi nell'uscirne, e molto meno che inerte rimanga nel disgiungersi dall'inerte materia. Bensì che sciolta una volta dalla sostanza corporea, l'anima ritorni alla limpidezza e semplicità primitiva. In allora soltanto scintillerà il lampo della suprema intelligenza. E siccome in morte la natura dell'uomo cade in dissoluzione, ed ogni di lei elemento vediamo ritornare alla sua origine, ed ogni cosa ridursi ai principi da cui derivò: l'anima sola sì nell'atto di vestire che d'abbandonare la fragile spoglia terrena, sfugge ai nostri sensi. Osservate la morte; nulla più del sonno le rassomiglia. E tuttavia dormendo l'anima palesa la propria divina essenza, a tale punto che nella libertà dei sogni talora udiamo predire l'avvenire. Da ciò è permesso di immaginare cosa sia per divenire una essenza così sottile disciolta da ogni terreno legame. Se dunque l'anima è aspettata da tanto destino, venerate la mia quale partecipe della divinità. Se poi perisse con il corpo, voi però devoti agli Dei, che presiedono a così mirabile prodigio, non cessate di serbarmi pia ed onorata memoria.<ref>Parole riportate da [[Marco Tullio Cicerone|Cicerone]] in ''Cato Maior de Senectute'', [[s:Catone Maggiore/XXII|XXII]].</ref>
 
==Citazioni su Ciro II==
*''Dice il Signore del suo eletto, di Ciro: | "Io l'ho preso per la destra, | per abbattere davanti a lui le nazioni, | per sciogliere le cinture ai fianchi dei re, | per aprire davanti a lui i battenti delle porte | e nessun portone rimarrà chiuso.'' (''[[Libro di Isaia]]'')
*''Io dico a Ciro: Mio pastore; | ed egli soddisferà tutti i miei desideri, | dicendo a [[Gerusalemme]]: Sarai riedificata; | e al tempio: Sarai riedificato dalle fondamenta.'' (''[[Libro di Isaia]]'')
*Nell'anno primo del regno di Ciro, re di Persia, perché si adempisse la parola che il Signore aveva detto per bocca di [[Geremia]], il Signore destò lo spirito di Ciro re di Persia, il quale fece passare quest'ordine in tutto il suo regno, anche con lettera: "Così dice Ciro re di Persia: Il Signore, Dio del cielo, mi ha concesso tutti i regni della terra; egli mi ha incaricato di costruirgli un tempio in Gerusalemme, che è in Giudea. Chi di voi proviene dal popolo di lui? Il suo Dio sia con lui; torni a Gerusalemme, che è in Giudea, e ricostruisca il tempio del Signore Dio d'Israele: egli è il Dio che dimora a Gerusalemme. Ogni superstite in qualsiasi luogo sia immigrato, riceverà dalla gente di quel luogo argento e oro, beni e bestiame con offerte generose per il tempio di Dio che è in Gerusalemme". (''[[Libro di Esdra]]'')
 
==Note==
Line 8 ⟶ 14:
 
==Altri progetti==
{{interprogetto|w|commons=Category:Cyrus the Great}}
 
{{stub}}
 
[[Categoria:Sovrani di Persia]]