Bue: differenze tra le versioni

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*La gente mangia carne e pensa: "Diventerò forte come un bue". Dimenticando che il bue mangia erba. ([[Pino Caruso]])
*Le [[rana|rane]] possono anche strepitare più dei tori, ma non sanno tirare l'aratro nel campo né girare la ruota del torchio, e con la loro pelle non si fanno [[scarpa|scarpe]]. ([[Kahlil Gibran]])
*Ma si sa, qualunque sia il toro che ha montato, il vitello è nostro comunque. ([[Lev Nikolaevič Tolstoj]])
*''Stolti! che osaro vïolare i sacri | Al Sole Iperïon candidi buoi | Con empio dente, ed irritâro il nume, | Che del ritorno il dì lor non addusse. ([[Odissea]])
*''O buoi, che fate tinnire il giogo e le catene, o v'attardate, in un'ombra di foglie, che mai esprimete con i vostri occhi? | Mi pare valga assi più d'ogni pagina a stampa, che abbia mai letto in vita mia.'' ([[Walt Whitman]])
*Sorgerà, in Occidente, un movimento religioso che proibisce di mangiare carne di bue, risparmiando in tal modo quantità enormi di tonnellate di cereali che saranno utilizzate invece per sfamare il mondo intero. ([[Alvin Toffler]])
*Sul sentiero, isolate o a mucchi, secche nel fango, erano le forme biforcute e larghe dei buoi, e altre, appena accennate, minuscole, forse di [[cane|cani]], di [[volpe|volpi]]. ([[Giovanni Arpino]])
*Sulla natura dell'[[Inghilterra]] non dico nulla! Pare che essa non esista e che sia coltivata in modo che tutto cresca e viva secondo un programma. Gli uomini l'hanno dominata e hanno livellato le sue caratteristiche. I campi sono come ''parquets'' dipinti: con gli alberi e con l'[[erba]] è stato fatto lo stesso lavoro che con i [[cavallo|cavalli]] e con i buoi. L'erba ha l'aspetto, il colore e la morbidezza del velluto. Nei campi non trovi un pugno di terra incolta, nei parchi non c'è un cespuglio nato spontaneamente. E gli animali subiscono la stessa sorte. Sono tutti di razza: [[pecora|pecore]], cavalli, buoi e [[cane|cani]]. ([[Ivan Aleksandrovič Gončarov]])
*''T'amo, o pio bove; e mite un sentimento | Di vigore e di pace al cor m'infondi. | O che solenne come un monumento | Tu guardi i campi liberi e fecondi, | O che al giogo inchinandoti contento | L'agil opra de l'uom grave secondi;'' ([[Giosuè Carducci]])