Jack London: differenze tra le versioni

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*Ciò ch'egli ignorava, era il fatto d'essere dotato d'una potenza cerebrale straordinaria, e che le persone di vero valore non si incontrano nei salotti del genere di quelli dei Morse; e non immaginava neppure che le persone d'eccezionale valore sono simili alle grandi aquile solitarie che volano molto in alto nell'azzurro, al disopra della terra e della sua supina banalità.
*Ondeggiava languidamente, cullato da un fiotto di visioni dolcissime: colori delicatissimi, una radiosa luce lo avvolgevano, lo penetravano. Che cos'era? Sembrava un faro. Ma no: era nel suo cervello quell'abbagliante luce bianca. Essa luceva sempre più splendida. Seguì un lungo rombo: gli parve di scivolare lungo una china infinita, e in fondo in fondo, sprofondò nel buio. Ebbe quest'ultima sensazione: seppe di sprofondare nel buio. E nel momento stesso in cui lo seppe, cessò di saperlo.
 
===''Zanna Bianca'' ===
===Citazioni===
L'ultimo bagliore del tramonto si spegneva sulle deserte solitudini gelate e, contro l'indistinto colore del cielo, più viva spiccava la massa scura degli abeti che premevano e incalzavano il corso gelato del fiume.<br>
Il vento che sino allora aveva impazzato, strappando dagli alberi la veste gelata che li aveva ricoperti, ora aveva tregua.<br>
Nessun rumore, nessuna voce d'uomo rompeva quel silenzio, e la natura, sempre uguale da che è nato il mondo, dominava incontrastata.
 
==[[Incipit]] di alcune opere==
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===''Prima di Adamo''===
Immagini! Immagini! Immagini! Tante volte, prima che infine sapessi, mi ero domandato donde venissero le moltitudini di immagini che si affollavano entro i miei sogni. Immagini simili, infatti, mai le avevo viste nella vita reale, nello stato di veglia. Esse mi tormentarono per tutta l'infanzia, facendo dei miei sogni una sequela di incubi, tanto da convincermi ben presto di essere io diverso dai miei simili: una creatura anormale e maledetta.
 
===''Zanna Bianca'' ===
===Citazioni===
L'ultimo bagliore del tramonto si spegneva sulle deserte solitudini gelate e, contro l'indistinto colore del cielo, più viva spiccava la massa scura degli abeti che premevano e incalzavano il corso gelato del fiume.<br>
Il vento che sino allora aveva impazzato, strappando dagli alberi la veste gelata che li aveva ricoperti, ora aveva tregua.<br>
Nessun rumore, nessuna voce d'uomo rompeva quel silenzio, e la natura, sempre uguale da che è nato il mondo, dominava incontrastata.
 
==Citazioni su Jack London==
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*Jack London, ''Letters from Jack London'', a cura di King Hendricks e Irving Milo Shepard, Odyssey Press, 1965.
*Jack London, ''Martin Eden'', traduzione di Oriana Previtali, Biblioteca Universale Rizzoli.
*Jack London, ''Prima di Adamo'', traduzione di Maria Teresa Fenoglio, SEI, 1988.
*Jack London, ''Zanna bianca'', versione di Marinella Pagura, Fabbri Editori, 1965