Il divo: differenze tra le versioni

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*'''Livia Danese''': Giulio, tu hai un po' di erudizione, la battuta pronta, perseveranza, capacità di concentrazione e resistenza. Basta, tutto qua. Ti dipingono furbo, colto, intelligentissimo: io dico che non è così. <br /> '''Giulio Andreotti''': Cosa ti rende all'improvviso così critica? <br /> '''Livia Danese''': Niente. Solo la necessità, ogni tanto, di ristabilire la verità. Necessità che tu non hai mai avuto. <br /> '''Giulio Andreotti''': Si vive più a lungo senza necessità. <br /> '''Livia Danese''': Un'altra battuta.
 
*(In confessionale con Don Mario) <br /> '''Don Mario''': Da troppi anni c'erano questi sospetti su Lima come uomo legato alla [[Mafia]]; era troppo chiaccerato. E anche gli altri esponenti della tua corrente sono chiacchierati. Tutto questo non è bene. <br /> '''Andreotti''': Anch'io sono chiacchierato. <br /> '''Don Mario''': Ma tu sei Giulio Andreotti, loro no. <br /> '''Andreotti''': Almeno questo non è colpa mia. <br /> '''Don Mario''': Giulio, perché ti circondi di certa gente? <br /> '''Andreotti''': La guerra si fa con i soldati che si hanno. <br /> '''Don Mario''': I migliori possono scegliere i soldati migliori. <br /> '''Andreotti''': Ma gli alberi per crescere hanno bisogno del concime. <br /> '''Don Mario''': La tua ironia è atroce. <br /> '''Andreotti''': L'ironia è la migliore cura per non morire e le cure per non morire sono sempre atroci. <br /> '''Don Mario''': Soffri per Lima? <br /> '''Andreotti''': Soffro per [[Aldo Moro| Moro]]. Tutto mi è sempre passato addosso senza lasciare segni ma [[Aldo Moro| Moro]] no. Non riesco a togliermelo dalla testa; è come una seconda emicrania, ancora più lancinante. Perché non presero me? Io sono forte, [[Aldo Moro| Moro]] no, [[Aldo Moro| Moro]] era un uomo debole <br /> '''Don Mario''': nonNon devi parlare così, questi sono sterili rimorsi. <br /> '''Andreotti''': Volevano i segreti, le [[Brigate rosse]]. Con me potevano stare a parlare un anno, [[Aldo Moro| Moro]] certe cose non solo non le sapeva, non poteva neanche immaginare che esistessero. Sai, Mario, una volta (le [[Brigate rosse|BR]]) mi hanno chiamato a casa. Nessuno ha il mio numero di casa. Mi dissero che mi avrebbero ammazzato il 26 dicembre. Io gli risposi: "Grazie, cosi passerò il santo Natale in pace." Sono ancora qui. Si fecero scoraggiare da una battuta: queste erano le brigate rosse, gente troppo seriosa.
 
*'''Franco Evangelisti''': A Giù, quanto me fai penà a volerte bene!<br /> '''Andreotti''': Non ti ho mai chiesto di volermi bene.<br />'''Franco Evangelisti''': Eh, lo so, ma io te ne voglio lo stesso. E tu in tutti questi anni mai un momento di affetto, mai!<br /> '''Andreotti''': Ti ho sempre difeso politicamente, anche quando hai avuto delle uscite incongrue.<br />'''Franco Evangelisti''': Sì, ma non c'è solo la politica nella vita, Giù... io non sono intelligente come te, certo, avrò commesso delle cose incongrue però ti ho sempre coperto nella parte bassa che viene subito dopo il coccige! Sempre! Sempre. Non te lo dimenticare, Giù.<br /> '''Andreotti''': Hai avuto un'altra uscita incongrua, Franco.