Salvezza (religione): differenze tra le versioni

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*Nella speranza siamo stati salvati, dice san Paolo ai Romani e anche a noi (Rm 8,24). La redenzione, la salvezza, secondo la fede cristiana, non è un semplice dato di fatto. La redenzione ci è offerta nel senso che ci è stata donata la speranza, una speranza affidabile, in virtù della quale noi possiamo affrontare il nostro presente: il presente, anche un presente faticoso, può essere vissuto ed accettato se conduce verso una meta e se di questa meta noi possiamo essere sicuri, se questa meta è così grande da giustificare la fatica del cammino. ([[Papa Benedetto XVI]])
*Nessuno oggi dice che per il semplice fatto di non essere [[battesimo|battezzato]] uno sarà condannato e andrà all'[[inferno]]. I bambini morti senza battesimo, come pure le persone vissute, senza loro colpa, fuori della Chiesa, possono salvarsi (queste ultime solo se vivono secondo i dettami della coscienza). ([[Raniero Cantalamessa]])
*Non conosciamo una sola sollecitazione di [[Gesù]] a migliorare questo [[mondo]] e a trasformarlo in un [[paradiso]] — ma in ogni sua frase Gesù sollecita l'uomo a osare di fare il passo che porta alla salvezza. (''[[ThorwaldMalattia Dethlefsene destino]]'')
*''Non credo che ci sia, oggi, un'altra maniera di salvarsi l'anima. Si salva l'uomo che supera il proprio egoismo d'individuo, di famiglia, di casta, e che libera la propria anima dall'idea di rassegnazione alla malvagità esistente. Cara Cristina, non bisogna essere ossessionati dall'idea di sicurezza, neppure della sicurezza delle proprie virtù: Vita spirituale e vita sicura, non stanno assieme. Per salvarsi bisogna rischiare.'' ([[Ignazio Silone]])