Dante Alighieri: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Dante Alighieri==
*Che se in Fiorenza per via onorata non s'entra, io non entrerovvi giammai. E che? non potrò io da qualunque angolo della terra mirare il sole e le stelle? non potrò io sotto ogni plaga del cielo meditare le dolcissime verità, se pria non mi renda uom senza gloria, anzi d'ignominia, in faccia al popolo e alla città di Fiorenza? (dall'[[s:la:Epistulae (Dante Alighieri)#XII.|epistola XII]]; citato in Piero Fraticelli (a cura di), ''La Divina Commedia di Dante Alighieri col comento di Pietro Fraticelli'', G. Barbèra, Firenze, 1881, [http://www.archive.org/stream/ladivinacommedi03fratgoog#page/n35/mode/2up p. 20])
*Il volgare [[siciliano]] si attribuisce fama superiore a tutti gli altri per queste ragioni: che tutto quanto gli italianiItaliani producono in fatto di poesia si chiama siciliano; e che troviamo che molti maestri nativi dell’isola hanno cantato con solennità [...] E in verità quegli uomini grandi e illuminati, Federico Cesare e il suo degno figlio Manfredi, seppero esprimere tutta la nobiltà e dirittura del loro spirito, e finché la fortuna lo permise si comportarono da veri uomini, sdegnando di vivere da bestie. Ed è per questo che quanti avevano in sé nobiltà di cuore a ricchezza di doni divini si sforzarono di rimanere a contatto con la maestà di quei grandi principi, cosicché tutto ciò che a quel tempo producevano gli Italiani più nobili d'animo vedeva dapprima la luce nella reggia di quei sovrani così insigni; e poiché sede del trono regale era la Sicilia, ne è venuto che tutto quanto i nostri predecessori hanno prodotto in volgare si chiama siciliano: ciò che anche noi teniamo per fermo, e che i nostri posteri non potranno mutare.<ref>Citato in ''[http://www.danteonline.it/italiano/opere2.asp?idcod=000&idope=3&idliv1=1&idliv2=12&idliv3=1&idlang=IT]</ref> (da ''De vulgari eloquentia'', XII cap. del I libro)
 
===Attribuite===