Renzo Arbore: differenze tra le versioni

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*{{NDR|[[Mina (cantante)|Mina]]}} ha più anima della [[Barbra Streisand|Streisand]], più fantasia della [[Bette Midler|Midler]], più gusto e preparazione della [[Liza Minnelli|Minnelli]].<ref>Dall'intervista di Maria Simonetti, ''Miti della musica: Mina secondo Arbore'', ''L'espresso'', 26 settembre 1996</ref>
*L'anticristo della canzone. Una bomba. L'innovatore. L'uomo a cui la musica italiana deve di più. [...] [[Domenico Modugno|Mimmo]] è stato la Personalità Importante della nostra canzone, fece capire agli italiani degli anni '50 che ci poteva essere un'altra musica oltre a quella classica. [...] Lui cominciò. Da Mimmo venne tutto il resto. Fu l'uomo della rivoluzione, con lui saltarono gli schemi e gli altri non poterono far altro che adeguarsi. [...] Mimmo rappresentava il sentimento più alto dell'uomo del Sud. [...] Oddio, poi ci sono state alcune personalità interessanti, ma nessuno come Mimmo. Mai più! E non vedo in giro eredi.<ref>Dall'intervista di Laura Carassai, ''Anticristo della melodia. Arbore: gli bocciai «Meraviglioso»'', ''La Stampa'', 8 agosto 1994, p. 5</ref>
*Pochi sanno che il 26 febbraio 1917, un musicista italiano di New Orleans incideva il primo disco al mondo nella storia del jazz. Era siciliano e si chiamava Nick La Rocca, con lui nella Original Dixieland Jazz band, la prima jazz band della storia, c'era un altro siciliano, Tony Sbarbaro, e dopo di loro ne sono arrivati tantissimi altri. È una realtà straordinaria che molti non conoscono, il contributo italiano al jazz è stato importantissimo e con questo racconto vogliamo portarlo di nuovo all'attenzione di tutti. Se dovessi dare una percentuale direi che scorre sangue italiano almeno nel 25% del jazz delle origini e degli anni successivi.<ref>Citato in ''[http://www.repubblica.it/spettacoli/tv-radio/2013/12/14/news/su_raidue_arbore_e_il_jazz_italiano-73576118/]'', ''Renzo Arbore:"Il jazz parla anche italiano"'', 14 dicembre 2013.</ref>
*[[Rino Gaetano]] scrive delle canzoni con un linguaggio particolare, colto, curato; una specie di poesia realistica in alcuni casi, simbolica in altri. A me piace di più quando urla «Tu, forse non essenzialmente tu», una canzone abbastanza disperata, aiutata da una bella melodia. <ref name=Mon/>
* Quando mi arrivò il disco di Rino Gaetano, io fui contentissimo perché trovai uno che era fuori ordinanza come me. In realtà erano anni in cui i cantautori erano impegnati, se non eri "impegnato" – una parola maledetta, maledettamente di moda – eri fuori dal giro e invece arrivò Rino Gaetano con queste sue canzoni apparentemente disimpegnate.<ref>Dal programma televisivo ''Vite Straordinarie'', ''Rete 4'', 1 maggio 2010. (''[http://www.youtube.com/watch?v=nayNROaDBHM&NR=1 Link Youtube Parte 3]'')</ref>