Gesualdo Manzella Frontini: differenze tra le versioni

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*C'è nei canti del popolo siciliano una particolare nota, che li farebbe distinguere fra quelli di mille altri popoli, ed è una nota di signorilità: quasi una sprezzatura per tutto ciò che è volgare e scurrile. (rivista ''Delta'', 1923)<ref>Citato in ''[http://www.goccediperle.it/terra-di-sicilia/canti-popolari-in-sicilia/antichi-canti-siciliani-1-parte/]''.</ref><ref>Citato in ''[http://frontini.altervista.org/canti_siciliani.htm]''.</ref>
*''O fiorenti beltà siciliane, | lunghesse le radure | gaie ridenti come le campane | su le romite alture; | o turgidi papaveri carnosi, | fra l'oro del fromento | sbocciati come steli desiosi | e rosseggianti al vento; | amate, poi che tutto si rinnova | ne la feconda luce; | amate: è maggio ne la veste nova | che la vita conduce''. (''Canzon di Maggio'', ''Ars Nova'', settembre 1905, Catania)<ref>Citato in ''[http://francescopaolofrontini.blogspot.it/2014/09/opere-di-gesualdo-manzella-frontini.html]''.</ref>