Ludwig von Mises: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
+1, fine
m Bot: Sostituzione automatica (- - + – )
Riga 1:
'''Ludwig von Mises''' (1881 - 1973), economista austriaco.
 
*Con una natura umana che è quello che è, lo [[Stato]] è una istituzione necessaria e indispensabile. Lo Stato è, se correttamente amministrato, il fondamento della società, della cooperazione e della civiltà umane. Esso è lo strumento più benefico e utile negli sforzi dell'uomo per promuovere la felicità e il benessere umani. Ma è soltanto uno strumento e un mezzo, non il fine ultimo. (da ''Lo Stato onnipotente'' - Rusconi, Milano, 1995, traduzione a cura di Walter Marani)
*I [[governo|governi]] diventano liberali solo quando vi sono costretti dai cittadini. (da ''Lo stato onnipotente'')
*Nel sistema economico liberale si produce di più che in quello socialista. Il ''surplus'' non favorisce solo i proprietari. Ecco quindi che, secondo il liberalismo, combattere gli errori del socialismo non è affatto interesse esclusivo dei ricchi. (da ''Socialismo'' - Rusconi, Milano, 1990, a cura di Dario Antiseri)
*È comunque un errore attribuire al liberalismo la difesa degli interessi di una ristretta classe. (da ''Socialismo'')
*Il [[socialismo]] non è quel che pretende di essere. Non è la scelta avanzata di un mondo migliore e più bello, ma il distruttore di quel che migliaia di anni di civiltà hanno creato. Esso non costruisce, distrugge. La distruzione è effettivamente la sua essenza. Non produce nulla, ma consuma soltanto quel che l'ordine sociale basato sulla proprietà privata dei mezzi di produzione ha creato. (da ''Socialismo'')
*Ciò che la gente rifiuta non è la [[burocrazia]] come tale, quanto piuttosto l'intrusione di essa in tutte le sfere della vita e delle attività umane. (da ''Burocrazia'' - Rusconi, Milano, 1991, a cura di Dario Antiseri)
*La scomparsa del senso critico costituisce una seria minaccia per la preservazione della nostra società. Rende facile ai ciarlatani imbrogliare la gente. (da ''Burocrazia'')
*La [[società]], cioè la pacifica cooperazione degli uomini sotto il principio della divisione del lavoro, può esistere e operare solo se si adottano politiche che l'analisi economica dichiara idonee a raggiungere i fini perseguiti. (da ''Autobiografia di un liberale'' - Rubbettino, Soveria Mannelli, 1996, traduzione a cura di Enzo Grillo e Lorenzo Infantino)
 
==''L'azione umana''==