Hans Urs von Balthasar: differenze tra le versioni

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*Era chiaro per me che una dottrina univoca dell'apocatastasi era inconciliabile con la teologia cristiana, ma mi sembrava pure che la certezza [[Agostino d'Ippona|agostiniana]] di un inferno (densamente?) popolato non era biblica. Ma come trovare una via di mezzo o meglio una terza soluzione al di là delle alternative in conflitto? Allora non lo sapevo; soltanto le esperienze del Venerdì Santo di Adrienne dovevano aprirmi una strada del tutto sorprendente a pensare in modo nuovo tutta la questione. (p. 30)
*L'ultimo dei padri della Chiesa, che prima dell'incontro con Adrienne ho studiato, descritto e tradotto, è [[Massimo il Confessore]], presso il quale tutte le correnti della patristica greca confluiscono in una sintesi, che nel contempo eleva molti punti in maniera originale. Ma di più ancora che la dottrina di questo santo mi ha impressionato la sua via personale: il fatto che ancora una volta, dopo [[Atanasio di Alessandria|Atanasio]], un singolo uomo ha potuto difendere la chiesa ortodossa contro tutto un impero e che egli, il bizantino, si è alleato con [[Papa Martino I]] a Roma e infine ha subìto il martirio per la vera fede. In lui culmina l'unità, che caratterizza l'intera età patristica, di dottrina e di vita, anzi di sottilissima speculazione e di mistica, con un calmo martirio consapevolmente previsto. Si può leggere in lui all'interno della ''Catholica'' ciò che ha inteso [[Søren Kierkegaard|Kierkegaard]] con il suo concetto del singolo. (p. 32)
*Dopo che ebbe compreso l'essenza della ''[[Comunione dei santi|communio sanctorum]]'' cattolica, il poter impegnarsi gli uni per gli altri, ella iniziò a compiere una quantità tale di rigidissimi esercizi penitenziali che fui di continuo costretto ad arginare. Ella obbediva sempre, quando si ricordava del divieto; ma talvolta Dio le metteva davanti agli occhi le necessità della Chiesa, la terribile miseria e gli orrori della guerra di quegli anni in una maniera così immediata, che lei, semplicemente dimenticando la misura impostale, si precipitava letteralmente nella penitenza. «Ho paura di aver di nuovo commesso una sciocchezza» diceva poi. (p. 42)
*Il Corpo mistico di Cristo non si fonda su principi astratti, ma su persone concrete, che hanno missioni, o su missioni che sono personali. (p. 47)
*Molti fenomeni mistici nell'esistenza di Adrienne – stimmate, trasferimenti, irradiazioni luminose, lievitazioni, parlare in lingua ed altri simili – si verificavano certo, ma erano del tutto {{sic|irrilevati}}, puramente come fenomeni concomitanti di ciò che era essenziale: di ciò che veniva invisibilmente ottenuto con la preghiera e con la severa penitenza, e che attraverso i dettati doveva essere trasmesso visibilmente alla Chiesa. Il criterio di autenticità della sua mistica si trova in senso del tutto primario, se non del tutto esclusivamente, nella ''qualità'' di ciò che lei ha realizzato e che aveva ed ha da dire. (pp. 49-50)