Manlio Sgalambro: differenze tra le versioni

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==Citazione di Manlio Sgalambro==
*A me dà fastidio chi parla male della Sicilia, ma ne parla male perché il giudizio non è tale, è mal motivato, è piuttosto un qualcosa di non corrisposto, un risentimento.<ref>Citato in ''[http://www.europaquotidiano.it/2014/03/06/addio-a-sgalambro-filosofo-e-poeta-del-pessimismo-siciliano-video/]'', ''Europa'', 6 marzo 2014.</ref><ref>Citato in ''[http://www.psychiatryonline.it/node/3343].</ref>
*E quindi è diventato scrittore. Bravo. Ogni tanto tornerà per le vacanze, magari per vedere i suoi, ci criticherà ferocemente perché lui vive nella civiltà. Ma una cosa non sa, che questa terra come la Ionia di Eraclito e Anassagora è magica, e richiama sempre coloro che gli appartengono, come se esercitasse un diritto. La legge dell’appartenenza. E anche per lui un giorno inevitabile, il ritorno. Sarà il clima, la luce, l’aria...Una granita di mandorle!<ref>Dal film ''[[Perduto amor]]'', del 2003.</ref>
*Il [[cantante]] deve convincere delle sue tesi. Contrariamente al filosofo, però, lui può farlo senza argomenti. (da ''Teoria della canzone'', Bompiani)
*Io sono io e la Sicilia. Non posso ignorarlo o escluderlo, sarei colpevole di un’astrazione malfatta.<ref>Citato in ''[http://www.europaquotidiano.it/2014/03/06/addio-a-sgalambro-filosofo-e-poeta-del-pessimismo-siciliano-video/]'', ''Europa'', 6 marzo 2014.</ref>
* La [[mafia]] in sé non mi fa venire in mente nulla. Come la patria, i morti di Solferino. Cose vetuste... [[Leonardo Sciascia|Sciascia]] era lo scrittore civile, un maestro di scuola che voleva insegnarci le buone maniere sociali. Ma rivisitarlo oggi è come rileggere [[Silvio Pellico]]. La sua funzione s'è esaurita. Sciascia non ci serve più. Occorre una nuova riflessione, un'altra coscienza siciliana. (dall'intervista al ''Corriere della sera'', 11 febbraio 2005; citato in [[Loredana Lipperini]], ''Ce ne ricorderemo di questo paese'', ''Lipperatura'', 30 novembre 2009)
*{{NDR|Sul rapporto con la Sicilia}} Per quanto ne sono consapevole - e di questo solo rispondo, non delle cose cosidette inconsce, che non mi picco d’indagare — non ho "rapporti", è piuttosto l’estensione della mia pelle [...] Ho scritto qualcosa sulla Sicilia. Ma quanto al vivere qui, devo dire che mi trovo bene, ho un collegamento immediato, da ragazzino vivevo a Lentini dov’ero nato — non c’erano i giardini che avrebbero sostituito le pensioncine — mio padre era farmacista, mio zio avvocato e aveva delle campagne, dove ogni tanto andavamo. Ricchissima terra, dove poi ci sono stati ritrovamenti archeologici, e così mi sono trovato a giocare con le ossa — dei greci, dei graeculi, di tutti quelli che vi avevano abitato o comunque erano passati da lì (si ritrova in un mio poemetto…); ebbene, mi trovavo bene, mi ci trovo bene in mezzo.<ref>Citato in ''[http://www.psychiatryonline.it/node/3343].</ref>