Linguaggio: differenze tra le versioni

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La citazione di Gogol era incompleta
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*Colui che non sa le lingue straniere, non sa nulla della propria. ([[Johann Wolfgang von Goethe]])
*Come il cranio e il sangue, la lingua di un popolo non può essere cambiata secondo il volere di qualcuno e nemmeno «cammuffata». ([[Simion Mehedinți]])
*Come un'innumerevole moltitudine di chiese e monasteri, colle loro cupole, le loro guglie, le loro croci, è disseminata per la santa e pia terra di Russia; cosí un'innumerevole moltitudine di stirpi, di generazioni, di popoli si affolla, svaria e si agita sulla faccia della terra. E ciascun popolo, che porta in sé il pegno delle sue forze, riboccante di spirituali forze creatrici, di spiccate caratteristiche proprie, e di tutto quello che ha avuto in dono da Dio, ciascuno in maniera originale si differenzia dagli altri con un suo proprio linguaggio, nel quale, qualunque cosa esprima, riflette nel modo di esprimerla un lato dell'indole che gli è propria. Comprensione del cuore e saggia esperienza della vita impregnano la parola del britanno; scintilla di lieve eleganza e vanisce l'effimera parola del francese; ingegnosamente escogita il tedesco, non a tutti accessibile, la sua parola profonda e scabra. Ma non c'è parola che scocchi così d'impeto, così indomita, che prorompa così diretta dal cuore, che sia così ribollente e palpitante di vita, com'è la ben aggiustata parola russa. ([[Nikolaj Vasil'evič Gogol']])
*Credo che l'originalità del linguaggio, l'assoluta indipendenza delle idee e la volontà di aprirsi agli altri siano valide alternative ai Muri. Di qualsiasi tipo essi siano. ([[Krzysztof Penderecki]])
*Credo che sia molto importante usare un linguaggio semplice, piano e comprensibile. Il telegiornale vive di comprensibilità. Non leggere testi preconfezionati ci permette di essere (e di apparire) più diretti, quasi stessimo parlando con chi ci guarda da casa. ([[Cesara Buonamici]])