Vasco Rossi: differenze tra le versioni

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*È una vita che vivo da clandestino. Un [[artista]] vive sempre in fuga, ma non in fuga da se stesso o dalla realtà, vive in fuga dai posti di blocco del conservatorismo, dall'omologazione, dall'ipocrisia. L'artista è l'unico che racconta le cose senza strumentalizzarle perché non ne ha bisogno. Ed è in fuga da tutte queste forze che lo vogliono bloccare, far star zitto. (2011, pp. 16-17)
*La mia «arte» fotografa la realtà, non la inventa. Questo è il linguaggio del [[rock]]. Chi vuol capire veramente ascolti. E se a qualcuno dà fastidio, tanto meglio. È ora che si svegli. (2009, p. 17)
Non ero nato per fare la rockstar, ma era troppo divertente raccontare le verità scomode, il nostro malessere negato, mandare a quel paese quelli che pretendono di insegnarci come dobbiamo vivere, dire tutto quel che penso di lei a una donna che non vedrò più... (2011, p. 27)
*Un artista non deve avere pudore. Altrimenti non è un artista. Devi essere veramente spudorato per cantare le tue emozioni. Aristotele diceva: un uomo può cantare solo se è ubriaco. (2011, p. 27)
*Chi detiene il potere vuole che la gente sia triste. E abbia paura, lo diceva [[Baruch Spinoza|Spinoza]]. Noi artisti per la tristezza possiamo far qualcosa, per la paura... Vi dico guardate meno i telegiornali e guardatevi più intorno, che è quello che conta. (2009, p. 28)
*[[Paternità|Avere un figlio]] ti ricolloca nella giusta dimensione dell'universo, molto più marginale rispetto al centro nel quale ti senti sempre da quando nasci. Sei tu il centro di tutto... e invece no, non sei il centro di niente. Sei ai margini di tutti... non conti un cazzo! In casa sono la persona numero tre: prima c'è Luca, poi Laura, poi vengo io... addirittura c'è anche il cane prima di me. (2011, p. 31)