Antico Testamento: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
spostata la parte utile in Libro di Amos
sposto e riorganizzo in Libro di Michea
Riga 6:
==Citazioni==
*Tekel: tu sei stato pesato sulle bilance e sei stato trovato mancante. (''Daniele'', 5,27)
*Udite dunque questo, | o capi della casa di Giacobbe, | o magistrati della casa d'Israele, | che aborrite la [[giustizia]] | e pervertite l'equità, | che costruite Sion con il sangue | e [[Gerusalemme]] con l'iniquità. | I suoi capi giudicano per un dono, | i suoi sacerdoti insegnano per lucro | e i suoi profeti divinano per denaro | e nondimeno s'appoggiano al Signore, dicendo: | «Il Signore non è forse in mezzo a noi? | non ci può accadere nulla di male.» | Perciò per colpa vostra, | Sion sarà arata come un campo, | Gerusalemme diverrà un mucchio di rovine | e il monte del tempio un'altura boschiva. (''Michea'', 3, 9 – 12)
*E tu, Betlemme Efrata, | pur essendo piccola tra i capoluoghi di Giuda, | da te mi uscirà colui | che deve regnare su Israele. | Le sue origini sono antiche, | sin dai giorni più lontani. | Perciò egli li abbandonerà in balìa di altri | sino al tempo in cui la partoriente <ref>Per alcuni esegeti si tratta della città di Gerusalemme, per altri invece della [[Maria (madre di Gesù)|Madonna]].</ref> partorirà, | poi il rimanente dei suoi fratelli | tornerà ai figli d'Israele. (''Michea'', 4, 1 – 2)
*Il Signore è lento all'ira, | ma grande in potenza | e nulla lascia impunito. (''Naum'', 1, 3)
*Ritornate alla cittadella, prigionieri della [[speranza]]! (''Zaccaria'', 9, 12)
*Guai a coloro che meditano l'iniquità | e tramano il male sui loro giacigli; | alla luce dell'alba lo compiono, | perché in mano loro è il potere. | Sono avidi di campi e li usurpano, | di case, e se le prendono. | Così opprimono l'uomo e la sua casa, | il proprietario e la sua eredità. | Perciò così dice il Signore: | "Ecco, io medito contro questa genìa | una sciagura da cui non potran sottrarre il collo | e non andranno più a testa alta, | perché sarà quello tempo di calamità." (Michea, 2, 1-3)
 
==[[Incipit]] di alcuni libri==
Line 61 ⟶ 58:
====''Giona''====
Fu rivolta a Giona figlio di Amittai questa parola del Signore: "Alzati, va a Ninive la grande città e in essa proclama che la loro malizia è salita fino a me". Giona però si mise in cammino per fuggire a Tarsis, lontano dal Signore. Scese a Giaffa, dove trovò una nave diretta a Tarsis. Pagato il prezzo del trasporto, s'imbarcò con loro per Tarsis, lontano dal Signore. Ma il Signore scatenò sul mare un forte vento e ne venne in mare una tempesta tale che la nave stava per sfasciarsi. I marinai impauriti invocavano ciascuno il proprio dio e gettarono a mare quanto avevano sulla nave per alleggerirla. Intanto Giona, sceso nel luogo più riposto della nave, si era coricato e dormiva profondamente. Gli si avvicinò il capo dell'equipaggio e gli disse: "Che cos'hai così addormentato? Alzati, invoca il tuo Dio! Forse Dio si darà pensiero di noi e non periremo". Quindi dissero fra di loro: "Venite, gettiamo le sorti per sapere per colpa di chi ci è capitata questa sciagura". Tirarono a sorte e la sorte cadde su Giona. Gli domandarono: "Spiegaci dunque per causa di chi abbiamo questa sciagura. Qual è il tuo mestiere? Da dove vieni? Qual è il tuo paese? A quale popolo appartieni?". Egli rispose: "Sono Ebreo e venero il Signore Dio del cielo, il quale ha fatto il mare e la terra". Quegli uomini furono presi da grande timore e gli domandarono: "Che cosa hai fatto?". Quegli uomini infatti erano venuti a sapere che egli fuggiva il Signore, perché lo aveva loro raccontato. Essi gli dissero: "Che cosa dobbiamo fare di te perché si calmi il mare, che è contro di noi?". Infatti il mare infuriava sempre più. Egli disse loro: "Prendetemi e gettatemi in mare e si calmerà il mare che ora è contro di voi, perché io so che questa grande tempesta vi ha colto per causa mia".
 
====''Michea''====
Parola del Signore, rivolta a Michea di Morèset, al tempo di Iotam, di Acaz e di Ezechia, re di Giuda. Visione che egli ebbe riguardo a Samaria e a Gerusalemme. Udite, popoli tutti! Fa attenzione, o terra, con quanto contieni! Il Signore Dio sia testimone contro di voi, il Signore dal suo santo tempio. Poiché ecco, il Signore esce dalla sua dimora e scende e cammina
sulle alture del paese; si sciolgono i monti sotto di lui e le valli si squarciano come cera davanti al fuoco, come acque versate su un pendio. Tutto ciò per l'infedeltà di Giacobbe e per i peccati della casa di Israele. Qual è l'infedeltà di Giacobbe? Non è forse Samaria? Qual è il peccato di Giuda? Non è forse Gerusalemme? Ridurrò Samaria a un mucchio di rovine in un campo, a un luogo per piantarvi la vigna. Rotolerò le sue pietre nella valle, scoprirò le sue fondamenta. Tutte le sue statue saranno frantumate, tutti i suoi doni andranno bruciati, di tutti i suoi idoli farò scempio perché messi insieme a prezzo di prostituzione e in prezzo di prostituzione torneranno.
 
====''Naùm''====