François-René de Chateaubriand: differenze tra le versioni

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*Non havvi nei secoli moderni cosa alcuna di bella ricordanza, non una bella istituzione, la quale non sia dovuta al cristianesimo. Ad esso appartengono ancora i soli tempi poetici della nostra storia, i tempi cavallereschi: la vera religione ha il singolar merito d'aver fatta nascere tra di noi l'età delle fate e degl'incantesimi. (parte IV, lib. V, cap. I, 1854, p. 140)
*Quand'anche si negassero al cristianesimo le sue prove soprannaturali, resterebbe ancora nella sublimità della sua morale, nell'immensità de' suoi benefizj, nella bellezza delle sue pompe quanto basta a provare sufficientemente ch'esso è il culto più divino e più puro che gli uomini abbiano mai praticato. (parte IV, lib. VI, cap. XIII, 1854, p. 232)
*la nostra superiorità si riduce ad alcuni progressi negli studi naturali, ben lungi dal compensare la perdita d'immaginazione che ne consegue. (parte Terza, libro Secondo)
 
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