Nazım Hikmet: differenze tra le versioni

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'''Nazım Hikmet Ran''' (1902 – 1963), poeta turco naturalizzato polacco.
 
*''Il più bello dei mari | è quello che non navigammo. | Il più bello dei nostri figli | non è ancora cresciuto. | I più belli dei nostri giorni | non li abbiamo ancora vissuti. | E quello | che vorrei dirti di più bello | non te l'ho ancora detto.'' (da ''Lettere dal carcere a Munevvér'', 1942, in ''Poesie d'amore'')
*''Amo in te | l'avventura della nave che va verso il polo | amo in te | l'audacia dei giocatori delle grandi scoperte | amo in te le cose lontane | amo in te l'impossibile.'' (da ''Lettere dal carcere a Munevvér'', 1943, in ''Poesie d'amore'')
*''La vita non è uno scherzo. | Prendila sul serio, | come fa lo scoiattolo, ad esempio, | senza aspettarti nulla | dal di fuori o nell'al di là. | Non avrai altro da fare che vivere.'' (''Alla vita'', 1950, in ''Poesie d'amore'')
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*''I tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi | che tu venga all'ospedale o in prigione | nei tuoi occhi porti sempre il sole. | I tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi | questa fine di maggio, dalle parti d'Antalya, | sono così, le spighe, di primo mattino; | i tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi | quante volte hanno pianto davanti a me | son rimasti tutti nudi, i tuoi occhi, | nudi e immensi come gli occhi di un bimbo | ma non un giorno han perso il loro sole; | i tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi | che s'illanguidiscano un poco, i tuoi occhi | gioiosi, immensamente intelligenti, perfetti: | allora saprò far echeggiare il mondo | del mio amore. | I tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi | così sono d'autunno i castagneti di Bursa | le foglie dopo la pioggia | e in ogni stagione e ad ogni ora, Istanbul. | I tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi | verrà un giorno, mia rosa, verrà un giorno | che gli uomini si guarderanno l'un l'altro | fraternamente | con i tuoi occhi, amor mio, | si guarderanno con i tuoi occhi.''
*''Sono cent'anni che non ho visto il suo viso | che non ho passato il braccio | attorno alla sua vita | che non mi son fermato nei suoi occhi | che non ho interrogato | la chiarità del suo pensiero | che non ho toccato | il calore del suo ventre | eravamo sullo stesso ramo insieme | eravamo sullo stesso ramo | caduti dallo stesso ramo ci siamo separati<br/>e tra noi il tempo è di cent'anni | di cent'anni la strada | e da cent'anni nella penombra | corro dietro a te.''
 
==''Poesie d'amore''==
*''Il più bello dei mari | è quello che non navigammo. | Il più bello dei nostri figli | non è ancora cresciuto. | I più belli dei nostri giorni | non li abbiamo ancora vissuti. | E quello | che vorrei dirti di più bello | non te l'ho ancora detto.'' (da ''Lettere dal carcere a Munevvér'', 1942, in ''Poesie d'amore'')
*''Amo in te | l'avventura della nave che va verso il polo | amo in te | l'audacia dei giocatori delle grandi scoperte | amo in te le cose lontane | amo in te l'impossibile.'' (da ''Lettere dal carcere a Munevvér'', 1943, in ''Poesie d'amore'')
*''La vita non è uno scherzo. | Prendila sul serio, | come fa lo scoiattolo, ad esempio, | senza aspettarti nulla | dal di fuori o nell'al di là. | Non avrai altro da fare che vivere.'' (da ''Alla vita'', 1950, in ''Poesie d'amore'')
 
==Bibliografia==