Federigo Verdinois: differenze tra le versioni

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*{{NDR|[[Luigi Tosti|Luigi Tosti]]}} Ritiratosi fanciullo su quella vetta<ref>L'abbazia di Montecassino</ref>, la solitudine, l'aspra natura, gli studi severi, la monotonia della vita claustrale non lo staccarono dalla società degli uomini. Nobile di sangue, fu anche nobile di mente e di affetto. Frate, non volle assorgere con l'anima ad un arido cielo senza affetti e senza poesia; castellano, discese a vivere coi suoi vassalli e li guardò con occhio d'amico e di fratello. (da ''Profili letterari, Luigi Tosti'', pp. 70-71)
*{{NDR|Luigi Tosti}} Le sue visioni sono calde, colorite, febbrili, piene di un movimento così fuori del rettorico e del convenzionale, che vi rapiscono in un mondo sconosciuto e fantastico, che vi scoprono sconfinati orizzonti. Ci è lo spirito moderno, che si stringe in un caldo amplesso allo spirito biblico; Jehova terribile che sorride amorevolmente fra le minaccie. (da ''Profili letterari, Luigi Tosti'', pp.73-74)
*Il {{NDR|[[Giovanni Bovio|Bovio]]}} o che parli, o che rida, o che si lamenti, o che solo si muova, è cavernoso. Lo si direbbe una sibilla nell'antro o uno di quei barbuti profeti dell'antichità che si divertivano a preconizzare ogni sorta di disgrazia e di finimondo sul capo sciagurato del prossimo loro. Per questo ho detto che è nato troppo tardi. Porta il soprabito, ma è un anacronismo. Un pizzo lungo, folto, nero, ch'egli accarezza volentieri, pare che lo tiri in giù a pescare i suoi pensieri profondi nel centro della terra. (da ''Profili letterari, Giovanni Bovio'', p. 78)
*{{NDR|Su [[Antonio Ranieri|Antonio Ranieri]]}} [...] Un altro mondo, assai più vasto e popolato, si chiude ora fra quelle mute pareti: un mondo di affetti e di memorie: affetti profondi e vivi com'erano testè, quando le persone a lui più care vivevano, recenti memorie acerbe e dolorosissime. Tutto questo mondo non è riempito che da due nomi: un poeta<ref>Giacomo Leopardi, legato ad Antonio Ranieri da amicizia fraterna.</ref> e una donna<ref>Paolina, sorella di Antonio Ranieri.</ref>. Basterebbe un solo di questi due esseri a riempire l'universo. ( da ''Profili letterari, Antonio Ranieri'', p. 106)
*{{NDR|Sull'ascesa e sull'improvviso declino della fama di [[Achille Torelli|Achille Torelli]]}} [...] Accade così, questo è il guaio. Quando vi avranno levato su, e tenuto su per un pezzo, si stancheranno: voi pesate troppo. Poi si accorgeranno di un'altra cosa: a quell'altezza voi togliete che altri si scaldi al sole delle lodi e dell'amor proprio. Toglietevi di là in tutta fretta, tornate piccolo, nascondetevi, o quest'altro San Cristoforo del pubblico vi getterà in acqua. (da ''Profili letterari, Achille Torelli'', pp. 165-166)