Dino Campana: differenze tra le versioni

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==''Lettere''==
*Carissimo signor Novaro, il mio amico [[Augusto Hermet|Hermet]] mi ha fatto vedere queste belle cose e io l'ho consigliato a mandarliele. Sono certo che Lei condividerà il mio giudizio. La saluto cordialmente. [...] La salute va bene. La poesia tornerà. [...]. Suo Dino Campana. (Lettera ''La poesia tornerà'' senza data; citato da [[Enrico Falqui]], in ''La Fiera Letteraria'', 23 febbraio 1967.)
*Egregio Signor Novaro, con dispiacere appresi troppo tardi che [[Giovanni Boine|Boine]] si trovava a [[Firenze]]. Oltre il piacere di conoscerlo mi avrebbe fatto conoscere a Lei: mi riferisco al proverbio: il diavolo non è tanto brutto come si dipinge. [...] Sappia intanto che ho sostenuto e sostengo che [[Camillo Sbarbaro|Sbarbaro]] vale più di tutti i vocioni<ref>«Vociani» in altre fonti ([[Enrico Falqui]], ''Per una cronistoria dei "Canti orfici"'', Vallecchi, 1960, p. 69).</ref> (voci+ani) a piena orchestra. (Lettera da Firenze, ''Degenerazione letteraria'', senza data; da ''Io poeta notturno'', a cura di Pasquale Di Palmo, Via del vento, 2007)
 
== Citazioni su Dino Campana ==
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*Non so di che specie egli {{NDR|[[Dino Campana]]}} fosse: se superiore o inferiore alla comune nostra; certo è ch'era di altra specie. [...] Da lui e dal coetaneo [[Giuseppe Ungaretti|Ungaretti]], s'inaugura un tono intimo e grave nella nostra ultima poesia. ([[Emilio Cecchi]])
*Notevole la forza e la novità del suo stile, anche se qualche eco può trovarsi in lui del [[Giosuè Carducci|Carducci]] e del [[Gabriele D'Annunzio|D'Annunzio]]. Ma si tratta di debiti di poco conto. ([[Elio Andriuoli]])
 
==Note==
<references />
 
==Bibliografia==