Dylan Thomas: differenze tra le versioni

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*Quello che mi piace è trattare le parole come un artista il suo legno o pietra o quello che volete, per tagliarle, scolpirle, avvolgerle, spianarle e lucidarle in disegni, sequenze, sculture, fughe di suoni. {{NDR|Da ''Poetic Manifesto'', nel "Texas Quarterly", inverno 1961}}
*Sono un gallese, sono un ubriacone, e amo il genere umano, specialmente la parte femminile. {{NDR|Rispondendo alla dichiarazione di Thomas S. Eliot: «In politica sono un monarchico, in religione un anglocattolico, in letteratura un classicista».}}
*Un [[alcolalcolismo|alcolizzato]]izzato è qualcuno che non vi piace che beve quanto voi.
*[[Uomo]] sii la mia metafora.
{{NDR|Paul Ferris, ''Dylan Thomas. Essere un poeta e vivere di astuzia e birra'', Mattioli 1885, 2008}}
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*Sto diventando più oscuro di giorno in giorno. È per me una sofferenza fisica, adesso, scrivere poesia. [...] Non sarò mai compreso. Credo che non manderò altre poesie, ma scriverò soltanto racconti. [...] Sono un eccentrico utente di parole, non un poeta. Questa è la reale verità. Nessun autocompatimento in questo caso. Un eccentrico ''utente'' di parole non è un poeta. È terribilmente vero.
*Quelle che noi consideriamo perversioni sono, per la maggior parte, sentieri appartati sani e naturali della vita sessuale.
*Il demone [[etanolo|alcol]] da qualche tempo è divenuto un amico un po' troppo opprimente e un po' troppo intimo.
*Lo scopo di una poesia è il segno che essa stessa produce: è la pallottola e il centro del bersaglio; il bisturi, il tumore, il paziente. Una poesia si muove soltanto verso la propria fine, che è l'ultimo verso. Ogni altra cosa più in là di questa è la sostanza problematica della poetica, non della poesia.
*Non ho niente da sciogliere nel bicchiere di birra, tranne una libbra d'amore.