Arturo Pérez-Reverte: differenze tra le versioni

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*«Tutto torna. Strano libro, vero? Con i suoi cinque nervi sul dorso, senza titolo, e il misterioso pentacolo sulla copertina... Torchia, Venzia, 1666. Forse l'ha rilegato lui stesso. Un bel lavoro.» (Pedro Ceniza)
 
* «È una studentessa?»<br /> «Una specie» (Irene Adler e Lucas Corso)
 
*... «... L'arcobaleno è un ponte che va dalla terra al cielo. Cadrà in pezzi alla fine del mondo, dopo che il diavolo lo avrà attraversato a cavallo.» <br> «Non c'è male. Te lo ha detto la nonna?» Scosse il capo. Ora guardava di nuovo Corso, seria e assortita. <br> «Me l'ha raccontato Bileto, un amico.» Quando pronunciò il nome si fermò un istante per aggrottare la fronte, con la tenerezza di una bambina che rivela un segreto. «Gli piacciono i cavalli e il vino ed è il tipo più ottimista che conosca... Spera ancora di tornare in cielo!» (Irene)