Carlo Cassola: differenze tra le versioni

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Monte Mario
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===[[Explicit]]===
Ma nulla sarebbe trapelato; nessuno, vedendolo, si sarebbe accorto del suo turbamento. Nessuno avrebbe saputo quant'era commosso, e com'era felice. Quelle poche settimane, è vero, lo avevano cambiato profondamente. Ma era rimasto un solitario. Da ragazzo, quando si accendeva per qualcosa, ci pensava di continuo, ma non ne parlava con nessuno. E così ora, la felicità dell'amore l'avrebbe assaporata in solitudine.
 
===''Monte Mario''===
===[[Incipit]]===
Mentre l'attendente sparecchiava, il capitano accese un'altra sigaretta. Buttò via il fumo e si guardò intorno soddisfatto. Con gli arretrati avrebbe finito di arredare il soggiorno. Avrebbe comprato un mobiletto-bar e un tappeto.
===Citazioni===
*Basta un comando sbagliato a far perdere la faccia a un ufficiale. La truppa continuerà a temerlo, ma non lo rispetterà più. p. 13
*«I sentimenti sono un miscuglio» sentenziò Elena. «C'è la simpatia, c'è l'affetto e c'è anche qualche altra cosa...Sia con quelli del nostro sesso che con quelli dell'altro sesso... p. 22
*«Il tuo torto, è quello di pensare troppo... Uno non farebbe mai niente nella vita, se ci stesse tanto a pensare». p. 27
*«Perché si cambia, è inevitabile che si cambi... Quello che va bene in una circostanza, non va più bene in un'altra» p. 35
*«Mi sono sposata a vent'anni, è stato quello lo sbaglio. È meglio adesso, che le ragazze si sposano a venticinque...» p.49
*«La moda è per le ragazzine...Ma le signore o le ragazze attempate fanno ridere quando si mettono la mini o la maxi o tutta quell'altra chincaglieria addosso» p. 50
*«La simpatia è una cosa e l'amore un'altra» p.53
*«Voi donne siete tutte uguali» p. 64
*«È questo il guaio, la gelosia, l'amore...Io vado in cerca dell' amicizia.» p. 71
 
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===[[Explicit]]===
No, non l'amava più, ne aveva avuto la riprova: in tutto quel tempo, l'aveva guardata sì e no due volte... Non avrebbe nemmeno saputo dire come era vestita... «Mi ha fatto pena quando s'è messa a piangere.» Aveva ancora negli orecchi i suoi singhiozzi. Meglio non pensarci: l'amore, poteva ricominciare anche da lì.
 
 
 
 
 
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===''La visita''===
Il colonnello Delfo viaggiava verso Collie, lungo il Fiume dei Cigni. Il paese era ricco di fiumi, laghi, ponti, e lo animavano comitive di cacciatori in calzoni rossi e giubbe azzurre: seguivano i servi portando fagiani dorati, lepri e cinghiali, e i cani si muovevano nei gruppi. Sullo sfondo le chiome degli alberi ricordavano le felci e le infiorescenze. A Collie Delfo scese in un grande prato dove alcune figure discorrevano con grazia a distanze progressivamente maggiori. L'ampio spazio d'aria era chiuso da un edificio a cupola intorno a cui svolavano gli uccelli come puntolini neri.
 
===''Monte Mario''===
Mentre l'attendente sparecchiava, il capitano accese un'altra sigaretta. Buttò via il fumo e si guardò intorno soddisfatto. Con gli arretrati avrebbe finito di arredare il soggiorno. Avrebbe comprato un mobiletto-bar e un tappeto.
 
===''Fausto e Anna''===