Silvio Berlusconi/Citazioni su Silvio Berlusconi: differenze tra le versioni

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*Al Tappone ha voluto festeggiare il suo 72° compleanno nel solco della tradizione: raccontando balle. Ha fatto la solita lista di processi a suo carico, esagerando un po' ("100 procedimenti, 900 magistrati che si sono occupati di me e del mio gruppo, 587 visite della polizia giudiziaria, 2500 udienze, 180 milioni di euro per le parcelle di avvocati e consulenti") e senza rendersi conto che anche un decimo di quelle cifre in qualunque altro paese avrebbe catapultato il premier, se non in galera, almeno fuori da Palazzo Chigi. Ha ripetuto di essere "sempre stato assolto", mentre ha avuto 6 prescrizioni perché lui stesso ha dimezzato i termini di prescrizione (controriforma del falso in bilancio e legge ex-Cirielli) e 2 assoluzioni perché "il fatto non costituisce più reato" in quanto lui stesso l'ha depenalizzato (sempre il falso in bilancio). Ha raccontato che la legge Alfano è "comune ad altri Paesi europei", mentre non esiste democrazia al mondo che preveda l'immunità per il premier (Grecia, Portogallo, Francia e Israele la contemplano solo per il capo dello Stato). E s'è dimenticato di spiegare come mai, appena passato il Dolo Alfano, il suo avvocato on. Niccolò Ghedini annunciò che lui non l'avrebbe usato perché voleva essere assolto, mentre ora pretende di applicarlo pure al coimputato Mills con la sospensione urbi et orbi del processo.
*Alla parola "moralità", il Cavaliere chiama Bonaiuti e chiede un dizionario: dev'essere un termine australiano, comunque arcaico.
*[[Silvio Berlusconi|Berlusconi]] dice "Hanno intercettato il presidente del consiglio, è una vergogna", ma non è vero niente: lui non è mai stato intercettato in vita sua, sono gli altri che vengono intercettati, quelli con cui lui parla, esattamente come quando parlava con [[Marcello Dell'Utri|Dell'Utri]], con [[Salvatore Cuffaro|Cuffaro]], con [[Agostino Saccà|Saccà]], con [[Gianpiero Fiorani|Fiorani]], con [[Gianpaolo Tarantini|Tarantini]] e le escort. Gli interessati sono sempre gli altri, il guaio è quello che dice e a chi lo dice: ogni anno in [[Italia]] si intercettano circa ventimila persone su sessanta milioni di abitanti, possibile che lui non riesca mai a parlare con gli altri cinquantanove milioni novecentoottantamila? Poi il cavaliere dice "Ma io le stesse cose contro Annozero le ho sempre dette anche in pubblico"; a parte che non è vero, perché nelle intercettazioni c'è ben di più, anche se fosse? Cioè, è come se uno dicesse per tutta la vita "Mi piacerebbe ammazzare mia moglie", dopodiché scoprono che ha assoldato un killer per farla ammazzare, lo processano, lui va in tribunale e dice "E va be', ma l'avevo detto, no?, che l'ammazzavo".
*La boiata razzista del Cainano s'inserisce in una tradizione che l'ha reso celebre nel mondo, perché è fuori dai patrii confini che dà il meglio. Le corna a Caceres, in Spagna. L'atterraggio in Estonia ("Bella, l'Estuania"). Le molestie a un'operaia della Merloni in Russia ("voglio baciare la lavoratrice più bella", con Putin che osservava gelido l'amico Silvio intento ad arrampicarsi sulla giunonica ragazza in fuga). Il ricordo dell'11 settembre ("voglio ricordare l'attacco del comunismo alle due torri"). Gl'insulti al mondo islamico ("Dobbiamo esser consapevoli della superiorità della nostra civiltà su quella islamica, ferma a 1400 anni fa)". Le ganassate da latrin lover col danese Rasmussen ("È più bello di Cacciari, lo presenterò a Veronica") e col tedesco Schroeder ("Parliamo di donne: tu te ne intendi, ne hai cambiate tante, eh eh"). Il "kapò nazista" al socialista tedesco Schulz. La mania di regalare orologi a chiunque, anche durante il G8 mentre parlava Chirac. E poi i tentativi di rimediare alle gaffe, raddoppiandole. [...] Pezo el tacon del buso. Infatti l'altroieri ha dato degli "imbecilli" e poi dei "coglioni" a quelli che non hanno gradito il suo umorismo da Ku Klux Klan, mandandolo alla fine "affanculo". Ora si spera che non incontri mai [[Nelson Mandela|Mandela]]: "Ohè, Nelson, troppe lampade eh?".
*L'altro giorno, a Torino, due tizi hanno rapinato una banca mascherati da Berlusconi e [[Marcello Dell'Utri|Dell'Utri]]. Sulle prime il cassiere era terrorizzato. Poi ha capito che erano solo maschere.