Simone Weil: differenze tra le versioni

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*{{NDR|Su [[Thomas Edward Lawrence|T.E. Lawrence]]}} L'unico, famosissimo personaggio storico, non dico dei nostri tempi, ma di tutti i tempi a me noti, che io amo e ammiro con tutto il cuore; e riesco a stento a sopportare l'idea che sia morto.<ref>Da una lettera a [[David Garnett]], senza data; citato in Nevin 1997, p. 206.</ref>
*La [[bellezza]] promette sempre e non dona mai alcunché.<ref name=pes>Da ''La persona e il sacro'', 2014.</ref>
*La mia idea essenziale del 1929: non è il fine che conta, ma il risultato implicito nel meccanismo stesso dei mezzi posti in opera.<ref>Dai ''Cahiers''.</ref>
*La scienza, l'arte, la letteratura, la filosofia che appaiono solo come forme di sviluppo della persona costituiscono un ambito in cui si registrano successi straordinari, gloriosi, che mantengono in vita certi nomi per migliaia di anni. Ma al di sopra di quest'ambito, molto al di sopra, separato da un abisso, ve ne è un altro in cui si situano le cose di primissimo ordine. Queste sono essenzialmente anonime.<ref name=pes />
*La verità è una, la giustizia è una. Gli errori e le ingiustizie variano all'infinito.<ref>Da ''Senza partito'', traduzione di Marco Dotti, Apogeo, Milano, 2013. ISBN 8850332297</ref>
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==''Quaderni''==
*La mia idea essenziale del 19291934: nonNon è il fine che contaimporta, ma ille risultatoconseguenze implicitoimplicite nel meccanismo stesso dei mezzi postimessi in opera.<ref>Dai ''Cahiers''(vol.</ref> I, III)
*''Vi è un punto di [[sventura]] in cui non si è più capaci di sopportare né che essa continui, né di esserne liberati''. (vol. II, V)
*Gli unici sforzi puri sono quelli senza scopo, ma sono umanamente impossibili. (vol. II, VI)
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*Simone Weil, ''La prima radice'', traduzione di Franco Fortini, Mondadori, Milano.
*Simone Weil, ''Manifesto per la soppressione dei partiti politici'', presentazione di [[André Breton]], traduzione di Fabio Regattin, Castelvecchi, Roma, 2008, 2013.
*Simone Weil, ''Quaderni'', vol. I, a cura di Giancarlo Gaeta, Adelphi, 1994.</ref>
*Simone Weil, ''Quaderni'', vol. II, a cura di Giancarlo Gaeta, Adelphi, 1985.</ref>
*Simone Weil, ''Riflessioni sulle cause della libertà e dell'oppressione sociale'', a cura di Giancarlo Gaeta, RCS Quotidiani, Milano, 2011.