Simone Weil: differenze tra le versioni

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* Il fine di un [[partito politico]] è cosa vaga e irreale. Se fosse reale, esigerebbe un enorme sforzo d'attenzione, in quanto una concezione del bene pubblico non è cosa facile da elaborare. L'esistenza del partito è palpabile, evidente, e non esige alcuno sforzo per essere riconosciuta. È inevitabile, così che in realtà il partito sia esso stesso il proprio fine.
* I partiti parlano, è vero, di educazione nei confronti di quelli che sono venuti a loro: simpatizzanti, giovani, nuovi aderenti. Questa parola è una menzogna. Si tratta di un addestramento che serve a preparare l'influenza ben più rigorosa esercitata dal partito sul pensiero dei suoi membri.
*Lo scopo manifesto della propaganda è la persuasione, non la comunicazione della luce. [[Hitler]] aveva capito perfettamente che la propaganda è sempre un tentativo di asservimento dello spirito.
* Ma se l'appartenenza a un partito obbliga sempre, in ogni caso, alla menzogna, l'esistenza dei partiti è assolutamente, incondizionatamente, un male.
* Quando in un paese esistono i partiti, ne risulta prima o poi uno stato delle cose tale che diventa impossibile intervenire efficacemente negli affari pubblici senza entrare a far parte di un partito e stare al gioco. Chiunque si interessi alla cosa pubblica desidera interessarsene efficacemente. Così, chiunque abbia un'inclinazione a interessarsi al bene pubblico o rinuncia a pensarci e si rivolge ad altro, o passa dal laminatoio dei partiti. Anche in questo caso sarà preso da preoccupazioni che escludono quella per il bene pubblico.
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*Simone Weil, ''L'ombra e la grazia'', traduzione di [[Franco Fortini]], Rusconi, Milano, 1985.
*Simone Weil, ''La prima radice'', traduzione di Franco Fortini, Mondadori, Milano.
*Simone Weil, ''Manifesto per la soppressione dei partiti politici'', presentazione di [[André Breton]], traduzione di Fabio Regattin, Castelvecchi, Roma, 2008, 2013.
*Simone Weil, ''Riflessioni sulle cause della libertà e dell'oppressione sociale'', a cura di Giancarlo Gaeta, RCS Quotidiani, Milano, 2011.
*Simone Weil, ''Sul colonialismo'', a cura di Domenico Canciani, Medusa, Milano, 2003.