Ardengo Soffici: differenze tra le versioni

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*[[Liberalismo]]: lasciare a tutti la libertà di sopprimere la nostra. (da ''Battaglia fra due vittorie'', La Voce, 1923, p. 141)
*Tutto si paga con 24 ore di [[giovinezza]] al giorno. (da ''Bif& ZF + 18 = Simultaneità – Chimismi lirici'', Edizioni della "Voce", Firenze 1915)
*Volendo assegnare una paternità ideale a [[Paul Cézanne]], le grandi immagini di Michelangelo e di Eschilo apparirebbero fra le prime alla fantasia. Al pari del toscano, egli ha compreso la forza mistica che scoppia dalle cose mute, dai tronchi e dalle rocce; al pari del greco, ha sentito la potenza selvaggia che erompe dal cuore ingenuo del popolo, e queste due energie ha racchiuse nei suoi paesi e nelle sue figure. Così come la loro, la sua opera è un rozzo terreno, spoglio, pietroso, atroce, scorticato, dal quale sbocciano piante, fiori ed erbe, mestamente, castamente, con semplice spontaneità naturale. Per arrivare a suggerire pittoricamente delle immagini tanto solenni, è naturale che Paul Cézanne abbia dovuto sfrondare le sue fantasie e presentarle religiosamente, col solo magistero dello stile. Infatti il suo colore e il suo disegno sono agri, poveri e brutali. Nella sua pittura si riscontrano i conflitti cromatici che, per il primo, Masaccio suscitò realisticamente negli affreschi della cappella Brancacci al Carmine; ed anche le torsioni vigorose del Tintoretto. Senza legge, senza scrupoli, il suo stile accusa le asperità dei contorni degli esseri e di ciò che li circonda.<ref name="multi">{{Rif|9}}Citato in Stefania Lapenta, ''Cézanne'', I Classici dell'arte, Rizzoli - Skira, Milano, 2003, pp. 183-188 e frontespizio. ISBN 88-7624-186-8</ref> (da ''Scoperte e massacri'', 1929)
 
==''Giornale di bordo''==