Edgar Faure: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Edgar Faure==
*{{NDR|[[Diego Velázquez]]}} Le forme, come quelle di Fidia, hanno un loro svolgimento anche nella staticità. [...] Come Fidia, egli ha scorto la corrispondenza che esse avevano con le onde della terra e il cerchio dell'orizzonte. Nessun altro, dopo Fidia, ha conservato davanti alla vita questa gravità rispettosa e questo entusiasmo cosciente che sono la vera religione.<ref name="multi">{{Rif|8}}Citato in ''Velázquez'', I Classici dell'arte, a cura di Elena Ragusa, pagg. 183 - 188, Milano, Rizzoli/Skira, 2003. [http://opac.sbn.it/opacsbn/opaclib?select_db=solr_iccu&searchForm=opac%2Ficcu%2Favanzata.jsp&do_cmd=search_show_cmd&db=solr_iccu&Invia=Avvia+la+ricerca&saveparams=false&resultForward=opac%2Ficcu%2Ffull.jsp&nentries=1&rpnlabel=+Identificativo+SBN+%3D+IT%5CICCU%5CTO0%5C1279609+%28parole+in+AND%29+&rpnquery=%2540attrset%2Bbib-1%2B%2B%2540attr%2B1%253D1032%2B%2540attr%2B4%253D6%2B%2522IT%255C%255CICCU%255C%255CTO0%255C%255C1279609%2522&&fname=none&from=1 IT\ICCU\TO0\1279609]</ref> (da ''Velázquez'', 1903)
 
*{{NDR|[[Paul Cézanne]]}} Era talmente sprovvisto di immaginazione da essere incapace di scegliere, nel mondo delle forme, quelle più adatte a realizzare l'ideale di armonia che desiderava esprimere. Non attuava mai la scelta fra un gran numero di oggetti per cogliere l'elemento medio che li contenesse tutti. Si appropriava un oggetto qualsiasi, senza preoccuparsi assolutamente se fosse bello o brutto, e di qui cominciava la sua scelta. L'oggetto acquistava un tale carattere di unità e forza espressiva da imporsi come una legge. [...] Era un pittore. Nulla lo attirava nella realtà al di fuori degli accostamenti di colore e di forme che la luce e l'ombra impongono agli oggetti, svelando all'occhio leggi di tale rigore che uno spirito elevato può assumerle come direttive di vita sia metafisiche che morali. (da ''Paul Cézanne'', 1926)