Erica Jong: differenze tra le versioni

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==''Paracadute & baci''==
*[...] la [[vita]] è un viaggio verso la fiducia in se stessi.
*Ora, in un improvviso scoppio di gioia, in un improvviso desiderio di scacciare il fantasma di Josh, il fantasma del nonno, il fantasma del libro non scritto, Isadora infila maliziosamente le dita nella tazza di guacamole, le passa sull'uccello di Erroll, e comincia a leccare: una leccatina, poi un'altra, poi una pausa, il supplizio di Tantalo. Erroll geme ed inarca la schiena, emettendo suoni e parole d'amore e gratitudine. Nonostante l'erba, basta che Isadora glielo prenda in bocca e gli viene subito duro. "Ti amo, ti amo, ti amo", geme Erroll, e Isadora, contenta di non dover sussurrare dolci parole senza senso perché ha la bocca piena di uccello e di avocado, ricomincia a chiedersi cosa succede, cosa ci fa lei lì con Erroll. Le piace davvero far [[fellatio|pompini]], oppure le piace la sensazione di potere che le dà il fatto di saper fare pompini magistrali? Cosa vuole in realtà? L'Oscar del pompino?
*Non solo, l'unica volta in cui questa si decise a fargli un magistrale pompino, venne ricompensata con un: "Memorabile arpeggio, o dovrei dire cadenza?" "Perché non lo chiami pompino come tutti?" chiese Isadora, irriverente. "Un pompino resta un pompino, comunque lo chiami."
*Nessuna [[donna]] nata in questo mondo è immune ai piaceri della bontà. Si nasce alla bontà: è la nostra primogenitura. Solo molta grinta e un'ostinazione incrollabile ci spingono a esigere il diritto alla cattiveria – perché sappiamo che solo in questo modo possiamo diventare persone – non figli o nipoti, ma individui, e possibili artiste.