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*{{NDR|La crescita industriale del [[fast food]]}} non ebbe luogo in un vuoto politico: si verificò durante un periodo nel quale il valore del salario minimo, regolato dall'inflazione, scese del quaranta percento circa, in cui le tecniche di marketing di massa furono per la prima volta dirette ai bambini e in cui gli istituti federali creati per proteggere lavoratori e consumatori si comportavano troppo spesso come diramazioni delle aziende che avrebbero dovuto controllare. Fin dai tempi dell'amministrazione [[Richard Nixon|Nixon]] l'industria del fast food ha lavorato a stretto contatto con i suoi alleati nel Congresso e con la Casa Bianca in opposizione alle nuove leggi sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, sulla sicurezza degli alimenti e sul salario minimo. Pur sostenendo pubblicamente il libero mercato, le catene di fast food hanno silenziosamente attinto alle sovvenzioni statali, traendone grandi benefici. Lontana dall'essere inevitabile, l'industria americana del fast food nella sua forma presente è la conseguenza logica di certe scelte politico-economiche. (pp. 16-17)
*Le élite hanno sempre guardato il fast food dall'alto in basso, criticandone il gusto e considerandolo un'ennesima, volgare manifestazione della cultura popolare americana. L'estetica del fast food mi interessa molto meno del suo impatto sulla vita degli americani, lavoratori e consumatori. Ma soprattutto mi interessa il suo impatto sui bambini: il fast food è fortemente propagandato nei confronti dei più giovani e preparato da persone poco più che bambine. È un'industria che nutre i giovani e allo stesso tempo se ne nutre. (p. 19)
*[[Carl Karcher|Carl N. Karcher]] è uno tra i pionieri dell'industria del fast food. La sua carriera parte dalle modeste origini di questa attività per arrivare all'egemonia odierna dell'hamburger. La sua vita sembra un racconto di [[Horatio Alger]], una realizzazione del sogno americano e, nello stesso tempo, un monito sulle sue conseguenze inattese. È una parabola su com'è nata l'industria del fast food e su dove può condurre. (p. 23)
*I fast food spesso rappresentano le truppe d'assalto dell'urbanizzazione; atterrano prima e fanno strada. Alcune catene preferiscono giocare a "segui l'esempio": quando apre un nuovo [[McDonald's]], nel giro di breve tempo anche i concorrenti aprono nei dintorni, presumendo che quello debba essere un buon posto. (p. 93)
*Anziché affidarsi a una forza lavoro poco numerosa, stabile, ben pagata e ben addestrata, l'industria del fast food punta a lavoratori part time e alle prime armi, lavoratori disponibili ad accettare un salario basso. I teenager sono candidati perfetti, non solo perché costano meno degli adulti, ma anche perché l'inesperienza li rende più facili da tenere sotto controllo. (p. 97)
 
==Bibliografia==