Isabella Vincentini: differenze tra le versioni
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*C'è qualcosa di mostruoso all'origine della forza, ma senza quest'idea grandiosa di forza non ci sarebbe la nascita della bellezza e del valore, l'''areté'', né la storia di Atene. (p. 15)
*La lotta tra il cielo e la terra non è solo il mito olimpico della creazione. È una lotta che va oltre la supremazia del patriarcato sul matriarcato verificatasi in seguito alle invasioni elleniche. È l'eterna lotta tra il simbolo della luce spirituale e la forza tellurica di tutte le cose esistenti: il sole, la luna, i pianeti, le stelle, la terra con i suoi monti, il mare, i fiumi, gli alberi e le erbe. (p. 41)
*È una strana tristezza quella che si diffonde la sera sulle rovine di Atene. Una tristezza così lontana dalla disperazione esistenziale delle nostre città, che guarisce chiunque l'avvicini. Per scoprirlo dobbiamo lasciarci condurre per mano unicamente dai poeti. (p. 78)
{{NDR|Isabella Vincentini, ''Atene. Tra i muscoli dei Ciclopi'', Unicopli Edizioni, Milano, 2002}}
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