Isabella Vincentini: differenze tra le versioni

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===[[Incipit]]===
*Perché Atene tra i muscoli dei Ciclopi? I Ciclopi appartengono a un tempo situato prima della storia, quel tempo assoluto del mito che era il regno della forza. Quando l'arte non esisteva e non poteva perciò essere applicata alla forza affinché nascessero gli atleti. Prim'ancora dell'unione di forza e coraggio da cui sorsero gli eroi omerici. Prima del passaggio dalla forza alla virtù (l'''areté'') e per questo prima dei miti di Sparta e di Atene. Quando forza ed intelligenza non si erano ancora incontrate e pertanto prima degli dèi e della nascita di Atena, la dea della ragione. Quando c'erano soltanto la Terra e il Cielo uniti in un eterno amplesso: la realtà fisica da cui spuntarono le montagne incantate dell'Attica. Ancora oggi Atene è circondata dalle stesse scacchiere di montagne, gole profonde e pendii, piccole pianure e vallate, greppi, uliveti selvatici e limoni, il luccichio del mare, le rupi e le scogliere. (p. 13)
===Citazioni===
*C'è qualcosa di mostruoso all'origine della forza, ma senza quest'idea grandiosa di forza non ci sarebbe la nascita della bellezza e del valore, l'''areté'', né la storia di Atene. (p. 15)
*La lotta tra il cielo e la terra non è solo il mito olimpico della creazione. È una lotta che va oltre la supremazia del patriarcato sul matriarcato verificatasi in seguito alle invasioni elleniche. È l'eterna lotta tra il simbolo della luce spirituale e la forza tellurica di tutte le cose esistenti: il sole, la luna, i pianeti, le stelle, la terra con i suoi monti, il mare, i fiumi, gli alberi e le erbe. (p. 41)