Pietro Grasso: differenze tra le versioni

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*L'occupazione jugoslava che a [[Trieste]] durò quarantacinque giorni, fu causa non solo del fenomeno delle [[foibe]] ma anche delle deportazioni nei campi di concentramento jugoslavi di popolazioni inermi. In [[Istria]], a [[Fiume]] e in [[Dalmazia]], la repressione Jugoslava costrinse molte persone ad abbandonare le loro case. La popolazione italiana che apparteneva a quella regione fu quasi cancellata e di quell'orrore, per troppo tempo, non si è mantenuto il doveroso ricordo. Non possiamo dimenticare e cancellare nulla; non le sofferenze inflitte alle minoranze negli anni del fascismo e della guerra, né quelle inflitte a migliaia e migliaia di italiani.<ref>Citato in ''[http://www.lastampa.it/2014/02/10/italia/politica/foibe-la-giornata-del-ricordo-grasso-una-pagina-terribile-SuktlePl0vlOa40nhG0q6I/pagina.html Foibe, la giornata del ricordo. Grasso: “Una pagina terribile”]'', ''La Stampa.it'', 10 febbraio 2014.</ref>
 
*{{NDR|Sulla [[strage di Bologna]].}} Nonostante il passaggio inesorabile del tempo costituisce un nostro preciso imperativo morale mantenere vivo il ricordo di quel giorno, non solo per rendere omaggio a persone innocenti, che per mano di una violenza cieca e insensata, sono state strappate alla vita e agli affetti, ma, soprattutto, per alimentare la memoria della nostra storia contro la "cultura delle dimenticanza".<ref>Citato in [http://bologna.repubblica.it/cronaca/2014/08/01/news/la_bomba_34_anni_fa_bologna_torna_in_piazza_senza_conoscere_i_mandanti-92927099/ Due Agosto, la bomba 34 anni fa. Poletti: "Risarcimenti prima possibile". Napolitano: "Resti vivo anelito alla verità"]'', ''la Repubblica.it'', 2 agosto 2014.</ref>
 
*Sotto questo punto di vista darei un premio speciale a [[Silvio Berlusconi]] e al suo governo per la lotta alla mafia. Ha introdotto delle leggi che ci hanno consentito di sequestrare in tre anni moltissimi beni ai mafiosi. Siamo arrivati a quaranta miliardi di euro. Sotto altri come ad esempio una seria legge anti corruzione stiamo ancora aspettando. (intervistato a La Zanzara di Radio 24, 12 maggio 2012)