Thorwald Dethlefsen: differenze tra le versioni
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==''Il destino come scelta''==
*Col principio di similitudine [[Samuel
*La [[malattia]] del nostro tempo è la mancanza di significato della vita, e questa mancanza di significato ha sradicato l'uomo dal cosmo. La mancanza di significato è il prezzo che l'umanità ha dovuto pagare per il suo tentativo di evitare la responsabilità. (p. 201)
▲*Col principio di similitudine [[Samuel Hanemann|Hahnemann]] ha formulato correttamente e in modo valido un principio primo. La [[guarigione]] può avvenire soltanto attraverso l'[[analogia]]: per questo ogni sistema terapeutico può essere valutato in base alla sua conformità o meno al principio [[omeopatia|omeopatico]]. La medicina ufficiale pensa in termini allopatici, cerca cioè di guarire attraverso l'opposto – per contraria. Il principio di opposizione contraddice la legge universale. Resistenza produce sempre resistenza: in questo modo è possibile ottenere qualche effetto, ma non guarire. (p. 122)
==''Malattia e destino''==
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==''Vita dopo vita''==
*La [[polarità]] è la base della nostra esistenza. [...] Noi viviamo nei contrari, pensiamo per contrari, anzi la tensione che nasce fra i due poli opposti è il presupposto perché un fenomeno possa venir recepito dalla nostra coscienza. Un solo essere non è soggetto a questa polarità: [[Dio]]. E noi proprio per questo non riusciamo ad immaginarlo. (p. 122)▼
*Il fatto che è stato possibile confermare con i metodi scientifici tradizionali tutte le conclusioni alle quali [[Rudolf Steiner|Steiner]] era giunto per via puramente spirituale dimostra in modo lampante che il metodo delle scienze naturali non è l'unico che permette di studiare la realtà, e prova altresi che parallelamente ad esso esiste una conoscenza spirituale esatta per lo meno quanto quella scientifica. (p. 180)
▲*La [[polarità]] è la base della nostra esistenza. [...] Noi viviamo nei contrari, pensiamo per contrari, anzi la tensione che nasce fra i due poli opposti è il presupposto perché un fenomeno possa venir recepito dalla nostra coscienza. Un solo essere non è soggetto a questa polarità: [[Dio]]. E noi proprio per questo non riusciamo ad immaginarlo. (p. 122)
==Bibliografia==
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[[Categoria:
[[Categoria:Psichiatri tedeschi]]
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