Luchino Visconti: differenze tra le versioni

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*Il lavoro dell'attore per Visconti è molto semplice. Il rapporto è più semplice ancora; bisogna fare esattamente quello che lui dice. Visconti pensa che l'attore sia uno strumento, ecco. Ed è giusto, sono d'accordo, dev'essere uno strumento, mosso da un regista. ([[Massimo Girotti]])
*Incarnava lo charme, volendo, poteva essere molto violento e aggressivo, era circondato da gente piena di splendore e arroganza, mi sentivo fuori posto. ([[Hans Werner Henze]])
*In lui la componente populistica e quella dannunziana convivevano contribuendo all’essenza di un Visconti che nel retropalco e nell’isolamento sembravano esattamente la stessa persona. Uno che ideologicamente pendeva per il proletariato, detestava la classe media e respirava circondato dallo sfarzo. Un signorotto di geniale talento, ben allevato da genitori che lo portarono alla Scala fin da bambino, con una sua corte di zelantissimi sottomessi, affannati nell’eseguirne gli ordini. Frequentarlo annoiava e addolorava. Giovanni Testori, un caro amico, era sfruttato malamente. Sul versante teatrale poi, anche se gli dobbiamo spettacoli sommi come Anna Bolena e La sonnambula, l’elenco di quelli infelici ha voci in quantità. A un certo punto, anche dal loggione, prevalse lo strepito collettivo: ‘Che palle’. ([[Alberto Arbasino]])<ref>http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/viva-arbasino-si-deciso-tavolino-che-nostri-best-seller-dovessero-80875.htm VIVA ARBASINO! – ‘’SI È DECISO A TAVOLINO CHE I NOSTRI BEST-SELLER DOVESSERO ESSERE AL LIVELLO DEL FRUITORE. VENDONO MOLTISSIMO. SONO UN PRODOTTO DA BANCO. UNO SHAMPOO. FORSE SONO PIÙ ALTERNATIVO, IO”</ref>
*Luchino ha fatto e farà parte per sempre della mia vita: è nei miei pensieri, nei ricordi, nei sogni, ma lo ritrovo persino più concretamente, materialmente, nel viso e nello sguardo che ho oggi, nelle mie mani... [...] Mi ha insegnato a guidare, e a non farmi guidare ciecamente dal corpo. Mi ha restituito, se così posso dire, uno sguardo, il sorriso. ([[Claudia Cardinale]])
*Lui, così serio, così severo e intransigente, aveva poi un ''côté'', come dire? nazional-popolare-snobistico: ed era quello che ne faceva un appassionato delle canzonette, del ballo, dei cantanti. ([[Claudia Cardinale]])