Origene: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Origene==
*[...] credo che i sacrifici animali siano stati inventati dall'uomo come pretesto per mangiare [[carne]]. (da<ref>Da ''Stromata'', "''Sui sacrifici''", libro VII)<ref>Citato; citato in Steven Rosen, ''Il vegetarismo e le religioni del mondo'', traduzione di Giulia Amici, Gruppo Futura – Jackson Libri, 1995, p. 26. ISBN 88-256-0826-8</ref>
*[[Dio]], buono e padre benigno di tutti, è potenza che insieme benefica e crea. (da<ref>Da ''De Princìpi'', I, 4, 3)<ref; name=Mon>Citatocitato in [[Battista Mondin]], ''Storia della metafisica'', Volume 2, PDUL Edizioni Studio Domenicano, Bologna 1998.</ref>
*Il vero [[Ecclesiaste]] è [[Gesù|Cristo]]<br />il quale, essendo in forma di Dio,<br />ha svuotato se stesso,<br />assumendo la forma di servo. (da<ref>Da ''Commentario al Cantico dei cantici'', prologo)<ref>Citato; citato in [[Gianfranco Ravasi]], ''Qohelet e le sette malattie dell'esistenza'', Edizioni Qiqajon, Magnano, 2005, p. 7. ISBN 88-8227-172-2</ref>
*Noi non neghiamo il valore della profezia di [[Mosè]], ma ci basiamo anche su di essa per mostrare le vicende di Gesù. (da<ref>Da ''Contro Celso'', I, 45)<ref; name=Mor>Citatocitato in [[Claudio Moreschini]], ''Letteratura cristiana delle origini. Greca e latina'', p. 19.</ref>
*Quando dunque avrò fatto grande l'[[immagine]] dell'immagine, cioè la mia [[anima]], e l'avrò magnificata con le opere, con il pensiero, con la parola, allora l'immagine di Dio diviene più grande, e lo stesso Signore, di cui l'anima è l'immagine, è magnificato nella nostra anima. (da<ref>Da ''Commento a Luca'', Sermserm. 8, 2)<ref; name=Moncitato in Mondin 1998.</ref>
*Se abbiamo capito qual è l'ebbrezza dei [[santo|santi]], e come è promessa a loro per la loro gioia, vediamo ora come il nostro Salvatore non beve più vino fino a che non berrà con i santi vino nuovo nel [[regno di Dio]].<br />[...] egli stesso è «avvocato per i nostri peccati presso il Padre», come dichiara [[Giovanni apostolo ed evangelista|Giovanni]], suo intimo, dicendo che «se qualcuno ha peccato, abbiamo come avvocato presso il Padre Gesù Cristo [...]». Come dunque potrebbe bere il vino della letizia, colui che è avvocato per i miei peccati, quando io lo rattristo peccando? [...] Se difatti il suo Apostolo «piange su alcuni che hanno peccato e non hanno fatto penitenza dei loro delitti», che dire di Lui stesso, che è chiamato il figlio dell'Amore, che s'è annichilato a causa dell'amore che aveva per noi, che non ha cercato il suo vantaggio quando era uguale a Dio, ma ha cercato il nostro bene, e per questo s'è come vuotato di se stesso? Così adunque avendo cercato il nostro bene, ora non ci cercherebbe più, non penserebbe più ai nostri interessi, non soffrirebbe più dei nostri traviamenti? Non piangerebbe più sulla nostra perdita, egli che ha pianto su Gerusalemme [...]?<br />Colui che ha preso le nostre ferite e ha sofferto a causa nostra come il medico delle nostre anime e dei nostri corpi, ora trascurerebbe la corruzione delle nostre piaghe? [...] Dunque, per noi tutti egli sta ora davanti a Dio intercedendo per noi [...]. Attende dunque che noi ci convertiamo, che imitiamo il suo esempio, che seguiamo le sue tracce, per godere allora con noi e «bere con noi il vino nel regno del Padre suo». (da<ref>Da ''Omelie sul Levitico'', 7, 2)<ref>Citato; citato in Jacques Liébaert, Michel Spanneut, Antonio Zani, ''Introduzione generale allo studio dei Padri della Chiesa'', Queriniana, Brescia, 1998, p. 107. ISBN 88-399-0101-9</ref>
*Se la volontà di Dio sarà fatta sulla terra come lo è nel [[cielo]], allora la terra non sarà più terra... allora saremo tutti cielo.<ref>Citato in [[Ermes Ronchi]], ''Il canto del pane'', Edizioni San Paolo, 2006, p. 72.</ref>
*Tutte le cose sono state create da Dio e nulla c'è che da lui non abbia avuto l'essere; perciò vanno rifiutate e respinte le false affermazioni di taluni sulla materia coeterna a Dio o sulle anime ingenerate cui Dio avrebbe dato non tanto l'esistenza quanto l'ordine e la condizione di vita. (da<ref>Da ''De Princìpi'', I, 3, 3)<ref; name=Moncitato in Mondin 1998.</ref>
*Tutto ciò che si dice di Dio secondo il corpo, dita, mano, braccia, occhi, bocca, piedi, non indica membra umane come le nostre, ma designa col nome delle membra corporee le sue facoltà. (da<ref>Da ''Homilies in numeri'', 32, 2; citato in Mondin 1998.)<ref name=Mon/ref>
*Vivi considerando tutta la tua [[vita]] come una sola grande [[preghiera]]. (da<ref>Da ''De Princìpi''); <refcitato name=Monin Mondin 1998.</ref>
 
==Citazioni su Origene==
*Noi tuttavia constatiamo che egli frequentemente parla con un grande timore di Dio e in tutta umiltà quando si scusa di esporre ciò che gli viene in mente durante discussioni molto approfondite e nel corso di un esame accurato delle Scritture: nella sua esposizione usa spesso aggiungere e confessare che non esprime un parere definitivo, né espone una dottrina stabilita, ma sta cercando secondo le proprie forze, discute il senso delle Scritture senza pretendere di averle capite in maniera integrale né perfetta. ([[Panfilo di Cesarea]])
*Origene fa suo il principio chiave della [[metafisica]] cristiana, il teorema della creazione. Con [[Clemente Alessandrino|Clemente]] egli afferma che tutto ciò che non è Dio è stato tratto dal nulla. Lui è l'unico principio di tutte le cose. ([[Battista Mondin]])
*Se consideriamo più attentamente con quale sincerità e con quale senso cattolico testimonia a proposito di tutti i suoi scritti nella prefazione dei libri scritti sulla ''Genesi'', conosceremo facilmente a partire da questo testo tutto il suo pensiero. ([[Panfilo di Cesarea]])
 
==Note==
<references />
 
==Bibliografia==
*[[Battista Mondin]], ''Storia della metafisica'', vol. 2, PDUL Edizioni Studio Domenicano, Bologna, 1998. ISBN 88-7094-314-3
 
==Altri progetti==