Dante Graziosi: differenze tra le versioni

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'''Dante Graziosi''' (1915 – 1992), politico, veterinario e scrittore italiano.
 
*La gente di [[campagna]] a quei tempi non andava in ferie, neanche un'ora, anzi nel pieno dell'agosto i contadini restavano padroni del campo, mentre i cittadini se ne andavano in vacanza; la domenica assolata li vedeva a crocchi nella grande piazza o sotto i portici o nei caffé, con i loro vestiti di fustagno, a parlare senza fretta; per loro infatti il tempo non lo segna l'orologio, ma il percorso del sole nell'arco del cielo. (da ''Una Topolino amaranto'', Rusconi, 1980)
 
*Nella terra degli aironi, quando febbraio ritorna, riporta con sé, non so da dove, il volo solenne, lento dei nostri antichi uccelli di risaia che da un decennio erano scomparsi. Sono grandi ali color del piombo che planano come piccoli aerei sulla terra appena arata e preparata per accogliere le acque della seminagione. A marzo e aprile è tutto un grande lago da noi, e gli aironi cinerini dal lunghissimo collo, in compagnia di altri cugini primi, più piccoli, ma più belli, gli aironi bianchi o garzette e dei tarabusi un po’ goffi, fanno casa nelle garzaie... (da ''La terra degli aironi'').
 
*Giravano allora e dormivano nei cascinali, sui casseri di fieno, se era estate, o nell’andito buio, al tepore di una stalla, se giungevano i rigori dell’inverno; strani individui che la voce popolare chiamava «camminanti». I «camminanti» erano più che altro dei ruba-galline, gente che non faceva male a nessuno, ma che• amava più di ogni altra cosa la propria libertà e aveva in odio ogni specie di servaggio; ci fu chi li chiamò «anarchici della campagna», una definizione che sta comunque al di fuori di ogni idea politica (da ''Le storie della risaia'').
 
*Il babbo frequentava volentieri il Mulino della Baraggia: vi andava quando voleva fare una passeggiata in bicicletta, magari con un sacchetto di granoturco sul manubrio per riportarne farina da polenta. Il mugnaio viveva solo con due grossi cani che di notte erano lasciati liberi, sguinzagliati contro i ladri di galline e i malintenzionati: era impossibile entrare di notte al Mulino, i due lupi neri avrebbero fermato chiunque. La roggia correva vorticosa ai margini della casa e sbatteva le sue onde contro la grande ruota che metteva in movimento tutti gli ingranaggi della molitura. Il mugnaio, là dentro, quando tutte le macine giravano, sembrava un patriarca felice nel centro del suo mondo; per cavargli di bocca qualcosa, il babbo doveva toccare due soli argomenti, la guerra sul Carso o la pesca delle trote nello slargo della gora (da ''Le storie della risaia'').
 
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