Vincenzo Vinciguerra: differenze tra le versioni

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{{int|''La notte della Repubblica''|Intervista televisiva di Sergio Zavoli, Rai 2, 31 gennaio 1990}}
 
*Ci sono due punti, due punti importanti da chiarire: non c'è stata nessuna confessione. C'è stata un'assunzione di responsabilità, preannunciata in un interrogatorio ai magistrati di Bologna il 20 giugno 1984. Quindi assunzione di responsabilità che può essere intesa e deve essere intesa come rivendicazione, eventualmente, dell'attentato; non come atto di costrizione, come potrebbe fare intendere, e come fa intendere, il termine confessione. L'altro punto riguarda {{NDR|l'espressione}} "l'unica strage". Giuridicamente è strage qualsiasi fatto provochi la morte di più di due persone, o comunque che ponga in pericolo l'incolumità di diverse persone. La strage, su un piano etico, su un piano morale, è quella che colpisce indiscriminatamente obiettivi civili, falcia la popolazione civile, nelle banche, nelle stazioni ferroviarie, sui treni. Un obiettivo militare colpito nell’otticanell'ottica di un attacco allo Stato non può essere definito strage, giuridicamente, ma non su altri piani, non può essere messo sullo stesso livello dell’attentatodell'attentato di piazza Fontana, di Brescia, dell’Italicus, della stazione di Bologna del 2 agosto 1980.
*Da parte mia {{NDR|c'è stata}} guerra contro lo Stato, da parte dello Stato guerra contro questa Nazione.
*Lo Stato strumentalizza oppositori, crea una situazione di scontro, destabilizza l'ordine pubblico al fine di stabilizzare l'ordine politico.