Patrizio Peci: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
Annullata la modifica 649933 di 151.65.16.211 (discussione) l'ortografia corretta è questa |
||
Riga 10:
*{{NDR|Alla domanda "Come maturò il progetto di raccontare quello che sapeva delle BR?"}} I dubbi che normalmente si avevano. Cioè ogni militante nelle [[Brigate Rosse]] secondo me aveva, e anche quelli attuali hanno, dei dubbi e questi dubbi normalmente si superano col dibattito, certe volte reprimendoli. In quel periodo, diciamo due o tre mesi prima di essere arrestato, questi dubbi erano più marcati, probabilmente per le mazzate che avevamo preso in termini di repressione, nel senso che avevano arrestato quasi tutti, avevano fatto degli arresti, a Torino, abbastanza grossi, e anche in altre parti. Poi c'era un minimo di crisi all'interno dell'organizzazione e questa sfiducia, questi dubbi, incominciavano a venir fuori.
*{{NDR|"Si potevano avere dubbi di questa natura e allo stesso tempo continuare ad agire"}} Sì,
*{{NDR|Alla domanda "Perdura come un alone di mistero intorno al suo arresto avvenuto il 19 marzo 1980. Si è anche detto anche che lei è stato preso due volte, nel senso che dopo il primo arresto le avrebbero chiesto di restare come infiltrato nelle BR. Come andarono veramente le cose?"}} Bisogna che uno si metta un po' nei panni, in questo caso non miei, dei carabinieri. Voglio dire: un carabiniere arresta Patrizio Peci, che è incriminato, che è ricercato per il sequestro di [[Aldo Moro]]. Lo arresta, e gli dice: "Che ne dici, tu ti penti? Vuoi fare l'infiltrato all'interno delle Brigate Rosse?" Io gli rispondo "Sì" e me ne vado. Cioè, con questa frase penso di aver detto un po' tutto.
*{{NDR|Il generale [[Carlo Alberto dalla Chiesa]]}} Cominciò col cercare di farmi capire che aveva molto in mano dell'organizzazione, che l'arresto mio non era casuale e che molti altri spezzoni dell'organizzazione erano in mano ai carabinieri; cosa non vera, naturalmente. Cercava di farmi rendere conto che l'organizzazione era debole nonostante tutto, molto debole. E poi mi faceva il discorso della gente, anche su quello batteva molto: che la gente non era d'accordo con noi, il
*Appena entrai {{NDR|nel suo ufficio}} mi offrì qualcosa da bere. Disse: "Cosa vuoi da bere?" Io bevvi acqua minerale, e anche lui. Questa era la prima cosa: abbiamo bevuto una bottiglia d'acqua minerale. La prima cosa immediata. Si cercava un po' di rompere il ghiaccio
*{{NDR|Alla domanda "Quale fu l'argomento più forte del generale?"}} Mah, secondo me l'argomento più forte era il fatto che lui non mi dava l'idea che volesse imbrogliarmi, tutto qui. Cioè, non mi proponeva di farmi uscire, non mi proponeva evasioni, non mi proponeva soldi. Cercava di capire un po' la questione, cercava di spiegarmi più che altro che stavamo sbagliando, che stavo sbagliando, che avevo fatto degli errori. Quindi non mi proponeva la libertà, non mi proponeva i soliti mezzucci da... diciamo... da quattro soldi.
|