Vincenzo Vinciguerra: differenze tra le versioni
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{{int|''La notte della Repubblica''|Intervista televisiva di Sergio Zavoli, Rai 2, 31 gennaio 1990}}
*Ci sono due punti, due punti importanti da chiarire: non c'è stata nessuna confessione. C'è stata un'assunzione di responsabilità, preannunciata in un interrogatorio ai magistrati di Bologna il 20 giugno 1984. Quindi assunzione di responsabilità che può essere intesa e deve essere intesa come rivendicazione, eventualmente, dell'attentato; non come atto di costrizione, come potrebbe fare intendere, e come fa intendere, il termine confessione. L'altro punto riguarda {{NDR|l'espressione}} "l'unica strage". Giuridicamente è strage qualsiasi fatto provochi la morte di più di due persone, o comunque che ponga in pericolo l'incolumità di diverse persone. La strage, su un piano etico, su un piano morale, è quella che colpisce indiscriminatamente obiettivi civili, falcia la popolazione civile, nelle banche, nelle stazioni ferroviarie, sui treni. Un obiettivo militare colpito
*Da parte mia {{NDR|c'è stata}} guerra contro lo Stato, da parte dello Stato guerra contro questa Nazione.
*Lo Stato strumentalizza oppositori, crea una situazione di scontro, destabilizza l'ordine pubblico al fine di stabilizzare l'ordine politico.
*Noi eravamo impegnati in un'attività politica contro un sistema di partiti che non poteva trovare il nostro favore. Io non sono democratico, non ero democratico e rimango antidemocratico perché non credo alla democrazia, non credo che esista un regime democratico.
*L'attentato di Peteano non è che matura in un giorno. Nasce da un'analisi, un'analisi che inizia sul finire del 1969. Un'analisi che coinvolge quella che è l'esperienza mia personale in quello che è la valutazione del mondo neofascista, e quindi della nostra azione. E nell'analisi si arriva praticamente alla conclusione di uno scontro frontale con lo Stato. Peteano è stata un segnale.
*{{NDR|Uccidendo dei carabinieri}} Contavo di lanciare un segnale
*{{NDR|Alla domanda "
*Io non sono stato arrestato. Io mi sono costituito il 12 settembre 1979. Anche questo si è prestato, poi, all'interpretazione di un atto di resa allo Stato. Invece così non era. Ebbi modo di riflettere, riflettevo già da tempo a dire la verità. C'era già una certa predisposizione. E così decisi che era venuto il momento di contribuire al chiarimento, alla ricerca della verità su quella che strategia della tensione, la strategia delle stragi e del terrorismo, e mi assunsi la responsabilità di ciò che io avevo fatto. Non, quindi, in un'ottica di confessione.
*Questi servizi "deviati" fra virgolette, conoscono perfettamente il mondo neofascista. Su Peteano erano informati, sono stati informati nei mesi seguenti l'attentato; non prima, prima non lo potevano
*Io ho un futuro che assomiglia molto al passato. Io affermo che questa guerra c'è stata, questo eccidio, come lei lo chiama, non mi pesa sulla coscienza
*{{NDR|Alla domanda "C'è qualcosa in cui crede oggi di più umano?"}} Bisognerebbe intendersi su che cosa è umano. Un tipo di guerra, una scelta come questa esclude, almeno in parte, ciò che è umano. Io, per questo, non ho figli, non ho moglie e non ho affetti. Li ho, ma non verranno mai al primo posto. Se fossero venuti non avrei fatto la scelta, non avrei percorso la strada che ho percorso,
*{{NDR|"Non fosse altro che per espiare"}} No, nessuna espiazione. Ho rivendicato un gesto che, per rispetto a quei morti, avevo utilizzato il termine di "assunzione di responsabilità" e oggi mi vedo obbligato ad usare il termine di "rivendicazione" proprio per porre termine a una campagna di disinformazione che mi vuole contrito, pentito, se non altro su un piano morale, in ginocchio di fronte allo Stato-papà. No. Sono in piedi, rivendico l'attentato di Peteano, e continuerò con altri mezzi, con mezzi che mi sono consentiti dalla situazione nella quale mi trovo, quella guerra che ho iniziato 27 anni fa e che non finirà prima che finisca io. Finirà allo stesso momento.
*{{NDR|Alla domanda "Lei è consapevole del fatto che questa guerra continuerà a farla da solo?"}} Non è una buona ragione per smetterla.
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