Muriel Barbery: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Riga 13:
*La carne è virile, vigorosa, il [[pesce]] è strano e crudele. Viene da un altro mondo, da un mare misterioso che non si svelerà mai; dimostra l'assoluta relatività della nostra esistenza, eppure si concede a noi nell'effimera rivelazione di territori sconosciuti. (p. 39)
*Il calvario non è lasciare quelli che ti amano, ma staccarsi da quelli che non ti amano. (p. 42)
*Un [[cuoco]] per essere pienamente tale deve mobilitare tutti e cinque i [[sensi]]. Una [[cibo|pietanza]] deve essere una gioia per la vista, per l'olfatto, per il gusto, certo, ma anche per il tatto, che così spesso orienta le scelte dello chef e ha il suo ruolo nella festa gastronomica. (p. 44)
*Una foglia leggermente acidula, acuta quanto basta nell'insolente sentore di aceto ma non tanto da coprire la delicata nota amarognola del limone candito e il lieve odore aspro delle foglie di pomodoro, con cui condivide la sfrontatezza e l'aroma fruttato: questo sprigionano le foglie di [[geranio]] [...] (pp. 45-46)
*Il profumo intenso del [[tiglio]] sul far della sera è un rapimento estatico che si imprime in noi in modo indelebile e, nel cuore della gioia di vivere, traccia un solco di felicità che nemmeno tutta la dolcezza di una sera di luglio potrebbe spiegare. (p. 46)