Indro Montanelli: differenze tra le versioni

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*Quello che ci ripugna è che, per mettere un controllo all'autorità politica, ci sia bisogno di ricorrere all'autorità giudiziaria. Cioè che, alla fine, noi avremo le riforme istituzionali non per via politica, ma per via giudiziaria e processuale. Questo ci allarma anche perché, come avrete ben capito, la mia opinione dei politici è molto bassa, ma quella dei giudici non è migliore. Perché anche i giudici sono stati corrotti dalla partitocrazia. Lo dimostra il semplice fatto che molti di loro ostentano la tessera di partito. Un giudice che ha venduto la propria imparzialità ai partiti è un giudice che, prima di processare gli altri, dovrebbe essere processato lui e cacciato in galera. Lo so che a dire queste cose si possono avere dei dispiaceri, ma io di dispiaceri in vita mia ne ho avuti tanti che, uno più o uno meno, non mi fa nessunissimo effetto.<ref name=Dovere/>
*Se qualcuno mi chiedesse: "Cosa vorresti che, dopo di te, di te rimanesse?", risponderei senza esitare: "Questi colloqui".<ref>Da ''Le Nuove stanze'', Collana Saggi Italiani, Rizzoli, Milano 2001.</ref>
*Siamo un paese cattolico, che nella [[Provvidenza]] ci crede o almeno ne è affascinato. Il pericolo è questo: gli italiani sentendo aria di provvidenza sono sempre pronti a mettersi in fila speranzosi.<ref name=Provvidenza>Citato in ''[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1994/02/24/rivogliono-uomo-della-provvidenza.html?ref=search Rivogliono l'uomo della provvidenza]'', ''la Repubblica'', 24 febbraio 1994, p. 11.</ref>
*Sta arrivando l'uomo della provvidenza. E io, in vita mia, di questi personaggi ne ho già conosciuto uno. Mi è bastato. Per sempre.<ref name=Provvidenza></ref>
*Un giorno fui convocato a Palazzo Venezia, era il 1932 e avevo 23 anni, perché il duce voleva vedermi. Ero emozionatissimo, entrai e mi misi sull' attenti, e il duce che faceva finta di scrivere mi lasciò lì per un quarto d'ora e alla fine mi disse: "Ho letto il vostro articolo sul razzismo (avevo scritto un articolo contro il razzismo). Bravo, vi elogio. Il razzismo è roba da biondi (non si era accorto che ero biondo), continuate così. Sei anni dopo fece le leggi razziali. Perché questo era [[Benito Mussolini|Mussolini]], diceva una cosa e ne faceva un'altra, secondo il vento del momento. Non creava il vento, vi si accodava da buon italiano.<ref>Citato in ''[http://archiviostorico.corriere.it/2010/gennaio/24/Dal_balcone_Mussolini_bianco_sorriso_co_9_100124324.shtml Dal balcone di Mussolini al bianco sorriso di Belen]'', 24 gennaio 2010, p. 34.</ref>