Mario Moretti: differenze tra le versioni

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*Io so che l'organizzazione, in modo pressoché unanime – con dei compagni che non erano d'accordo, ma non si può parlare neanche di maggioranza o minoranza – perché quasi praticamente l'intera organizzazione si pronunciò in quel modo, perché politicamente era una scelta che a quel punto diventava obbligata. A meno che, appunto, l'intervento in extremis non avesse modificato, sia pure di poco, qualcosa.
*{{NDR|Alla domanda "Ebbe mai nostalgia di Moro vivo?"}} Una vicenda politica non ammette di questi rimpianti, anche per il fatto che io non ucciderei mai una persona: io non {{NDR|la}} reputo una cosa... mi si creda o no non m'interessa... voglio dire, non riesco ad immaginarmela. Però questa è stata la mia vita, non posso averne un'altra. E purtroppo non sono neanche un attore.
*Io sono convinto che le Brigate Rosse... la nostra esperienza sia esaurita. Ma, siccome non riesco a ragionare nei termini di "vincitori e vinti" ma nei termini di uno scontro che ha prodotto una trasformazione, posso rilevare, per quel che mi riguarda, che gran parte delle nostre aspettative non sono andate... non hanno avuto successo. Ma il problema del fatto che si sia esaurito un movimento, e insieme ad esso si siano esaurite anche le Brigate Rosse, non è avvenuto in un giorno, è avvenuto nell'arco di anni. Alla fine degli anni Ottanta è risultato chiaro, nonostante tutti i nostri sforzi, i nostri tentativi, producevano soltanto divisioni, spaccature, non producevano più risposte possibili e praticabili a livello di movimenti che si stavano trasformando in una società che si era trasformata. E quindi questa esperienza si è esaurita. Noi ne abbiamo preso atto in un certo momento, questo sì. Io ne ho preso atto. Non me ne sono reso conto in un momento; ma in un certo momento, insieme ad altri compagni, ne abbiamo preso atto e, responsabilmente, abbiamo detto a tutti: "Signori, questa esperienza... cari compagni, per quanto riguarda la nostra possibilità di valutazione, è esaurita ed è irripetibile". Lo diciamo ai compagni ma lo diciamo anche a tutti gli altri.
 
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